Michael Schumacher, retroscena sbalorditivo: un retroscena che nessuno poteva immaginare e che ha lasciato stupiti i suoi tifosi
Uno scenario clamoroso che avrebbe potuto cambiare i primi anni di Schumi in Ferrari, quando il tedesco venne ingaggiato da Jean Todt per risollevare le sorti del Cavallino Rampante.
L’epopea di Michael Schumacher in Ferrari iniziò nel 1996, quando Luca Cordero di Montezemolo e Jean Todt scelsero lui per risollevare le sorti della Rossa di Maranello. all’epoca il Kaiser veniva da un duplice Mondiale vinto con la Benetton e con l’immagine dell’invincibile. Le sue battaglie con la Williams di Damon Hill lo avevano reso già un pilota affermato e il perfetto prospetto su cui costruire le fortune di un team.
Il Cavallino Rampante ha sempre scelto nella sua storia driver di primaria grandezza, abbinandoli al suo fascino intramontabile. Si era parlato molto di un possibile approdo di Ayrton Senna in provincia di Modena, prima che il tragico incidente di Imola lo strappasse a questo mondo.
Michael Schumacher, retroscena sbalorditivo: avrebbe potuto correre con Prost in Ferrari
Chi invece era riuscito ad approdare in Rosso, salvo poi abbandonare tutto dopo poco più di un anno, è Alain Prost, soprannominato “Il Professore”.
Nel 1990, con il titolo iridato conquistato con la McLaren, portò il numero uno a Maranello, con l’idea di aprire un nuovo ciclo con la Ferrari. Purtroppo per lui e per i tifosi italiani, le cose non andarono bene. Il progetto denominato 643 non stava in pista e non fu minimamente all’altezza delle aspettative. Nel 1991, non senza polemiche, Prost lasciò il Cavallino e aspettò un paio d’anni prima di sposare il progetto Williams (con cui vince il quarto titolo iridato).
Eppure c’è stata anche la possibilità di una clamorosa riappacificazione, tra il pilota francese e la Scuderia, con un nuovo matrimonio che era alle viste.
Il tutto risale al 1996, al primo anno del corso Schumacher, quando Todt e Ross Brawn stavano cercando di costruire una squadra francese.
Alain Prost, il possibile ritorno a Maranello: cosa poteva accadere nel 1996
Parlando al podcast Beyond the Grid, Prost ha dichiarato in merito: “Ho avuto l’opportunità di tornare in Formula 1 dopo il 1993 (anno del secondo ritiro, ndr) con la McLaren e anche con la Ferrari.
“Ho parlato con Jean Todt e Michael era già lì. Ho detto che se avessi firmato, dovevamo essere chiari e che quello che dovevo fare era la seconda guida, aiutando Michael e la Ferrari a diventare campioni del mondo”.
Poi a proposito del progetto al fianco di Schumacher, Prost aggiunge: “Michael sarebbe stato il numero uno e io il numero due, sarebbe stata una possibilità di tornare, ma non ha funzionato. Volevo partecipare al successo della Ferrari, questa era la mia sfida in quel momento.
“Il mio ruolo sarebbe stato quello di aiutare Jean, la squadra e ovviamente Michael, bisognava essere chiari su questo, l’aspetto umano è sempre stato molto importante per me. Non c’era modo di competere con Michael dopo un ritiro di due o tre anni”. Sarebbe stato magnifico vedere questi due straordinari campioni uno al fianco dell’altro.