Tra gli spettatori del quarto di finale di Indian Wells tra Carlos Alcaraz e Felix Auger-Aliassime c’era anche una delle tenniste più amate di sempre
Cresce l’attesa per la fase finale del torneo di Indian Wells che è arrivato alle semifinali con il nostro Jannik Sinner ad affrontare nientemeno che il numero #1 del mondo Carlos Alcaraz.
E a seguire con attenzione proprio la vittoria dello spagnolo nei quarti di finale contro il canadese Felix Auger-Aliassime c’era un ospite assolutamente d’eccezione. Al pubblico non è sfuggita la presenza sugli spalti dello Stadio 1 di Monica Seles. La nove volte campionessa del Grande Slam era stata invitata dall’organizzatore e proprietario del torneo Larry Allison e ha concesso una delle sue rarissime apparizioni pubbliche.
Indian Wells, c’è Monica Seles
Monica Seles, 49 anni, serba di Novi Sad ma ormai americana di adozione da molti anni, è sempre estremamente riservata. Fin dal giorno del suo ultimo match, ormai nel 2003, venti anni fa, prima ancora che dell’annuncio del suo ritiro definitivo (nel 2008) le sue apparizioni soprattutto sulla scena del tennis internazionale sono state davvero pochissime.
La Seles, 53 titoli in carriera con nove Slam – tre a Melbourne e a Parigi, uno a Wimbledon e altri due a Flushing Meadows oltre a tre finali del Tour WTA e al bronzo olimpico di Sydney, è una delle tenniste di maggiore successo di sempre.
Un dramma sul campo
La sua vita tuttavia è stata al centro di un autentico dramma quando il 30 aprile del 1993, saranno trent’anni quest’anno, fu accoltellata ad Amburgo in Germania nel match contro Magdalena Maleeva. L’assalitore – Günther Parche – un uomo disturbato mentalmente, era ossessionato da quella che in quel momento era la sua grande avversaria, Steffi Graf. La Seles rimase ferita in profondità dietro le spalle: i soccorsi furono immediati. Parche, poi giudicato incapace di intendere e di volere, voleva impedirle di battere la Graf e strapparle la prima posizione del ranking. Un dramma dal quale la fuoriclasse non si riprese mai completamente.
Ci vollero due anni per rivederla in campo. Tra le sue maggiori sostenitrici, andò spesso a trovarla anche in ospedale, proprio Steffi Graf.
Emotivamente debole
La Seles rientrò in campo una prima volta nel 1995 convinta da Martina Navratilova che all’epoca era presidente della WTA. Nel frattempo chiese la cittadinanza americana. Era scoppiata la guerra in Jugoslavia e lei era stata più volte al centro di minacce di morte e fortissime pressioni politiche. Giocò ancora per una decina di anni, vincendo diversi altri tornei, anche a Roma nel 2000. Ma un solo altro Slam, a Melbourne nel 1996. Tuttavia giocando per la nazionale americana vinse tre edizioni della Fed Cup, l’ultima nel 2000.
Nel 2009 è stata indotta nella Tennis Hall of Fame. A Indian Wells, dove ha vinto nel 1992, Monica Seles è rimasta per poco meno di un set. Quando si è vista riconosciuta si è allontanata. Oggi la ex tennista è testimonial di una compagnia farmaceutica ed è molto attiva per la salvaguardia delle donne che si confrontano con problemi alimentari, di cui lei stessa ha sofferto.