Tra acciacchi, problemi di salute e vistoso calo di rendimento, non sembra finire mai il momento di crisi di Emma Raducanu, campionessa a Flushing Meadows nel 2021
C’è chi sostiene che abbia vinto un trofeo troppo pesante ma anche troppo presto. Riferendosi ovviamente alla vittoria dello US Open del 2021. Qualcuno, in particolare la stampa inglese, la attacca dicendo che è più interessata al mondo della moda, dei gioielli e del marketing piuttosto che alla fatica rappresentata dal campo di tennis.
Ma è indubbio che Emma Raducanu dopo la vittoria di Flushing Meadows di un anno e mezzo fa, abbia imboccato un tunnel che sembra non finire mai. Tanti problemi, infortuni, difficoltà non solo di carattere fisico. Che non le hanno tuttavia impedito di diventare una delle tenniste più amate dal grande pubblico. Consentendole guadagni formidabili sotto l’aspetto pubblicitario.
Cambiato allenatore, al momento è seguita da Sebastian Sachs, Emma Raducanu aveva iniziato ad allenarsi molto pesantemente dopo l’ennesimo infortunio di ottobre. Poi si è fatta di nuovo male. La sua vittoria a Flushing Meadows rimane una gemma di valore inestimabile ma è anche l’unico trofeo che è riuscita a conquistare.
Niente Australian Open per lei tra problemi muscolari e al polso: due soli tornei in calendario quest’anno. Fuori al secondo turno nel WTA 250 di Auckland, fuori al secondo turno anche a Indian Wells contro la quotata statunitense Coco Gauff.
L’ultima tegola per la tennista, nata in Canada da padre rumeno e madre cinese ma con passaporto del Regno Unito, è la definitiva esclusione dalla squadra della nazionale femminile britannica dalla Billie Jean King Cup.
La Raducanu era stata inserita nella squadra che a ottobre, a Glasgow, era arrivata in semifinale perdendo poi dall’Australia. Ma al momento di formare la nuova squadra la Raducanu, al momento al #77 del ranking mondiale WTA non è stata convocata dal capitano Anne Keothavong che si è limitata a dire che la 20enne “non è disponibile”. Quasi a sottolineare che sia stata la tennista a scegliere di fare un passo indietro.
“Confermiamo la stessa squadra che abbiamo avuto quattro mesi fa a Glasgow. Ci siamo trovate davvero bene e lo spirito di squadra era fantastico. Ci sono state alcune prestazioni memorabili durante quel torneo che ci hanno aiutato a raggiungere le semifinali. E credo si possa fare anche meglio di così” ha detto la Keothavong. Annunciando che ad aprile, nello spareggio in programma il 14 e 15 aprile a Coventry contro la Francia giocheranno Harriet Dart (#109 in classifica WTA), Heather Watson (140), Katie Boulter (151) e le due giocatrici di doppio Alicia Barnett e Olivia Nicholls. Grande attesa anche per l’Italia che affronterà la Slovacchia a Bratislava.
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