Lo sport piange un’icona assoluta: è scomparso uno degli atleti più importanti della storia, che ha rivoluzionato il proprio mondo
Non tutti sono stati in grado di incidere all’interno del proprio sport nonostante le vittorie conquistate. Se invece pensiamo a quello che lui è riuscito a dare, anche dal punto di vista tecnico, siamo di fronte ad un esempio senza paragoni.
Il mondo dello sport ha perso una vera icona. Un uomo in grado di cambiare letteralmente il modo di interpretare il salto in alto, una delle discipline storiche dell’atletica leggera. Dick Fosbury è scomparso all’età di 76 anni, lasciando un grandissimo vuoto.
Prima del suo avvento nessuno si sognava di saltare all’indietro. Il salto Fosbury o “Fosbury Flop” ha cambiato definitivamente l’approccio con l’asticella.
L’agente dell’atleta americano, Ray Schulte, ha scritto sui propri account social: “Con grande dolore devo comunicare la notizia che l’amico di lunga data Dick Fosbury si è spento serenamente nel sonno domenica mattina, dopo una lotta contro un linfoma”.
Fosbury utilizzò la sua nuova tecnica per vincere la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici del 1968 a Città del Messico, stabilendo un nuovo record del mondo, con 2,24 metri e aprendo la strada all’adozione universale di questo stile da parte delle generazioni future.
Dick Fosbury, è morto l’atleta più importante della storia del salto in alto: ha inventato uno stile
Nato a Portland (Oregon) nel 1947, Fosbury iniziò a sperimentare il suo nuovo stile, iniziando con una rincorsa arcuata prima di una torsione in volo per superare l’asticella all’indietro. Tutto questo avvenne mentre si trovava nella squadra di atletica dell’Oregon State, con una forte resistenza da parte di tutti gli allenatori.
I risultati furono però subito dalla sua, con la vittoria nel campionato universitario NCAA e l’approdo giovanissimo nella squadra olimpica americana. Venne aggregato al gruppo in partenza per Città del Messico, dove consacrò la sua figura alla storia.
In realtà, Fosbury non avrebbe mai più saltato così in alto come a Città del Messico. Non riuscì a qualificarsi per difendere la sua corona alle Olimpiadi di Monaco 1972, ma la sua eredità rimase intatta. Da quel momento in poi tutti utilizzarono il suo metodo, fino ai giorni nostri.
Lo sport piange la figura di Fosbury: aveva contratto un linfoma
Dopo il ritiro, Dick Fosbury ha avuto una breve carriera in politica. Nel 2008 ha annunciato che gli era stato diagnosticato un linfoma al primo stadio, salvo poi comunicare nel 2014 di essere riuscito a sconfiggere il brutto male, dopo una lunga battaglia e diverse terapie. Purtroppo nell’ultimo periodo il linfoma era tornato e lo ha costretto alla resa proprio 48 ore fa.
Fosbury lascia la moglie Robin Tomasi, il figlio Erich e le figliastre Stephanie Thomas-Phipps e Kristin Thompson. Sia sui social che pubblicamente, tutti si sono affrettati a salutare un campione del suo calibro, ricordando quale sia stato il suo impatto nel salto in alto e più genericamente nella storia dell’atletica leggera. Una vera figura di riferimento, rivoluzionaria nel vero senso del termine.