Notizia sorprendente degli ultimi minuti per Zlatan Ibrahimovic. Lo storico attaccante del Milan ha preso una decisione, ormai anche ufficiale, che lascia tutti di stucco.
La carriera in media di un calciatore professionista ad alti livelli dura sulla quindicina di anni. Ovvero si comincia a debuttare di solito nel calcio che conta e nella prima squadra a 19-20 anni e si giunge al ritiro dal mondo del pallone intorno ai 35-36 anni massimo.
Ma c’è chi come Zlatan Ibrahimovic non è affatto interessato a queste statistiche o all’andamento generale del calcio. L’attaccante del Milan oggi, a 41 anni compiuti, vuole ancora stupire, giocare, mettersi in mostra e soprattutto vincere.
Lo ha dimostrato negli scorsi mesi, quando ha scelto di operarsi al ginocchio malandato ed ai legamenti doloranti con l’intento di continuare a giocare in maglia rossonera, onorando per lo meno il suo attuale contratto, che scadrà a giugno 2023. Ma non è per nulla detto che Ibrahimovic poi possa ritirarsi.
Infinito Ibrahimovic: il c.t. Andersson lo convoca ancora per la Nazionale svedese
Ibrahimovic in questo mese è finalmente tornato in pianta stabile tra i convocati del Milan, scendendo già in campo in 2-3 occasioni in campionato. Ma il numero 11 ha dimostrato ancora una volta di essere competitivo al 100% e pronto a tutto.
L’ultima ufficialità sorprende ancora tutti i suoi tifosi: Ibrahimovic è stato convocato pochi minuti fa dalla Nazionale della Svezia, per le prossime gare internazionali (di qualificazione europea) contro Belgio e Azerbaijan che si svolgeranno a fine mese.
A 41 anni Ibra dunque continua ad essere un punto forte della sua Nazionale, nonostante avesse dato l’addio alla maglia svedese nel 2016 dopo gli Europei. Qualche anno dopo il ripensamento, la pace con il c.t. Janne Andersson e il ritorno in pianta stabile nella squadra scandinava, anche se ha mancato l’accesso ai Mondiali 2022.
Proprio Andersson poco fa ha confermato la decisione di riportare Ibrahimovic come veterano e uomo-squadra in Nazionale maggiore: “Anche se non può giocare titolare, potrebbe dare molto in termini di personalità e di leadership. Siamo stati sempre in contatto anche durante il suo infortunio. Ora sta bene e può dare il proprio contributo in campo. Anche a livello di personalità ed esperienza aggiunge molto alla squadra. In questo senso è un giocatore unico“.
In pratica il ruolo nella Svezia per Ibrahimovic sarà un po’ lo stesso che ha nel Milan da qualche tempo. Un leader di maturità, esperienza e prestigio che possa aiutare la squadra nei momenti bui e, perché no, dare un proprio piccolo contributo anche in campo.
Ibrahimovic allontana ancora lo spettro del ritiro
Chi pensava che questi fossero i mesi dell’addio, del ritiro dal calcio giocato per Zlatan Ibrahimovic, si sbagliava di grosso ed evidentemente aveva sottovalutato la forza e la grinta maestosa del campione svedese.
Ibra già qualche settimana fa aveva allontanato ogni ipotesi di addio: “Smettere di giocare? Non ci siamo ancora. Ho una grande passione per il mio gioco. Ora ho una situazione diversa con la mia età e con i compagni di squadra, ma mi godo ogni giorno perché penso che, quando smetti di giocare a calcio, ti mancherà così tanto che non vorrai avere rimpianti dicendo che avresti dovuto continuare a giocare”.