Ci sarebbero ancora speranze per Novak Djokovic ma, intanto, è costretto a seguire il Masters 1000 di Indian Wells da casa.
Un inizio come forse neanche lui si immaginava. Novak Djokovic si è presentato al via della nuova stagione nel miglior modo possibile vincendo ad Adelaide e Melbourne. Il decimo titolo degli Australian Open gli ha poi consegnato la prima posizione del ranking ad un anno di distanza dalle difficoltà vissute a gennaio 2022.
Dunque un ritorno in grande stile per Nole che ha superato persino il dolore dell’infortunio muscolare per raggiungere il suo obiettivo. Nel giro di qualche settimana, però, la sua situazione è profondamente cambiata, con l’impossibilità di partecipare a Indian Wells per via delle regole all’ingresso negli Stati Uniti che gli hanno impedito di mettere piede sul suo californiano.
A nulla sono valsi i tentativi fatti dal direttore del torneo per fargli concedere un’esenzione e, quindi, ora, il serbo è costretto a guardare il primo Masters 1000 dell’anno da casa. Nel mezzo, c’è stata poi la parentesi di Dubai dove è stato sconfitto in semifinale da un Daniil Medvedev in stato di grazia.
La voglia di rifarsi è tanta ma per il momento non c’è niente da fare, anche se, come fatto sapere da coach Goran Ivanisevic in un’intervista a Sasa Ozmo per Tennis Major, ci sarebbe ancora qualche chance per disputare il Masters di Miami, secondo evento del Sunshine Double, in programma dal 19 marzo al 2 aprile.
Djokovic, Ivanisevic non si arrende: c’è ancora qualche chance
“Non abbiamo rinunciato – le sue parole –. Vuole giocare e mi piacerebbe che glielo permettessero. Sarebbe fantastico per lui e per il tennis. Se non sarà così, non sarà la fine del mondo“. Anche perché, per l’ex tennista croato, disputare Miami non sarebbe “la soluzione migliore” in ottica stagione sulla terra rossa. Ad ogni modo, tutto è nelle mani di Djokovic: “Dipende da Novak – ha detto l’allenatore –. Se è preparato mentalmente e si sente combattivo, come lo è stato in Australia, allora tutto è possibile“.
In particolare, secondo Ivanisevic, Nole dovrà prepararsi al meglio, al contrario di quanto ha fatto l’anno scorso per via dell’ormai nota vicenda australiana. “La cosa più importante è rimanere in salute e prepararsi bene fisicamente – spiega –. Naturalmente, il nostro obiettivo principale è il Roland Garros, ha bisogno di essere pronto a dare tutto in quel torneo. Può farcela“. Mentre sul favorito il suo pronostico è sempre quello: “Nadal è il favorito sulla terra finché potrà camminare, ma Novak è mentalmente pronto, può battere chiunque“.
Il retroscena sul mancato permesso per gli USA
Nella stessa intervista, Ivanisevic ha parlato dell’esperienza di Djokovic a Dubai. “Nel primo match ha giocato così così, sono stato impressionato dal livello espresso da Machac – ammette –. Non so come sia possibile che sia numero 130 del mondo, spero possa salire in fretta. Nei due match successivi, Novak ha giocato in modo notevole“.
Inoltre, ha poi svelato un retroscena sul match con Medvedev, che Novak avrebbe affrontato già consapevole del suo futuro imminente. “Con Medvedev, era presente mentalmente ma forse era turbato dal divieto di entrare negli Stati Uniti – ha affermato –. Ha sprecato molti punti in quel match e, contro Daniil, bisogna essere pazienti e Novak non lo è stato“.
Dunque, il 22 volte campione Slam già sapeva che non avrebbe potuto partecipare a Indian Wells. “Purtroppo sì – ha rivelato il coach –, desiderava fortemente giocare in America ed è una buona cosa che il divieto venga meno a maggio. Così potrà giocare allo US Open e nei tornei prima di New York“.