Michael Schumacher, spunta una verità davvero clamorosa: nessuno la conosceva, tifosi a bocca aperta
Scrivere la storia di uno sport non è certo roba da tutti i giorni. Ecco perché sono le leggende che fanno la differenza, coloro che si contraddistinguono rispetto agli altri avversari per una capacità innata – o, se preferite, talento – in grado di non avere eguali.
Ecco, alla Formula 1 è impossibile non associare il nome di Michael Schumacher. Il tedesco come Senna e Prost ma anche Niki Lauda ha scritto pagine importanti di questo sport ed il suo nome resterà per sempre impresso a caratteri cubitali, un po’ come quello di Lewis Hamilton, ancora in attività ma capace di vincere sette titoli mondiali.
Sette come quelli del Kaiser, i primatisti assoluti nell’albo d’oro. Ecco perché Schumi resterà indimenticabile; due mondiali con la Benetton, cinque con la Ferrari, con i tifosi della Rossa che ancora ricordano quel periodo con grande nostalgia, prima del ritiro e della parentesi con la Mercedes.
Michael Schumacher, il sistema di protezione che non tutti conoscono
La carriera di Michael Schumacher è costellata di aneddoti e curiosità; tra le tante, davvero singolare è quella che riguarda il casco, il primo strumento di protezione per ogni pilota, fondamentale.
Il sette volte campione del mondo, nel corso della sua carriera, si è affidato allo Schuberth RF 1.5, un casco prodotto dall’azienda tedesca che l’ha accompagnato dal 2004 in poi. la sua peculiarità? Era pressocché indistruttibile. Non era certo economico, considerato come il suo valore fosse di circa 20mila euro (15mila sterline), ma la protezione era assicurata.
A prova di urti, anche quelli più estremi, con un risultato eccezionale, tanto da spingere lo stesso Schumi a definirlo “il migliore in termini di resistenza ed assorbimento degli urti“, con una controindicazione, il peso eccessivo – ben oltre i tradizionali caschi – che all’inizio gli procurò qualche fastidio di troppo e scoraggiò altri suoi piloti all’utilizzo.
La resa, però, era garantita; proprio per evidenziare la resistenza dello Schuberth RF 1.5 fu sottoposto a prove davvero estreme, persino a quella del carrarmato, con i cingoli che hannon “passeggiato” sul casco, nemmeno scalfito.
Schuberth RD 1.5: le caratteristiche del casco di Schumacher
“Il casco più sicuro che potesse comprare il denaro” così lo definì Oliver Schimpf, il responsabile dello sviluppo del sistema di protezione. D’altronde in quegli anni il sistema Halo era ben lontano dall’essere solo pensato e la testa del pilota era ancor più soggetta ad ogni tipo di pericolo, compreso oggetti volanti come la molla che colpì Felipe Massa nel 2009.
Ed il pilota brasiliano salvò l’occhio – ma anche la vita – proprio grazie allo Schuberth. Già, ma com’era composto? Prototipo in carbonio leggero, pesava poco meno di 1,5 chili, circa 200 grammi in più di un casco tradizionale.
Aveva una visiera termica che non si appannava mai ed al contempo garantiva come il calore non eccedesse i 35 gradi. Peraltro, affinché aderisse completamente al volto di Schumacher senza che gli provocasse alcun tipo di fastidio, per la realizzazione fu scansionato il viso del Kaiser al computer.