L’ex tennista non ha dubbi su cosa serva a Lorenzo Musetti per continuare a crescere e mantenersi al top nel ranking.
Non è stata un’esperienza da ricordare quella di Lorenzo Musetti impegnato nelle settimane scorse in Sud America. Dopo l’eliminazione all’esordio agli Australian Open, l’azzurro è ripartito da Buenos Aires per proseguire la sua stagione e da lì Rio de Janeiro e Santiago del Cile.
Tre tornei sulla terra rossa per cercare di mantenersi nella parte alta della classifica, che lo aveva visto raggiungere la top 20 per la prima volta in carriera. Tuttavia, in tutte e tre le occasioni non è andata come sperava: in Argentina eliminazione al secondo turno, in Brasile al primo e stesso discorso anche in Cile.
Sconfitte che pesano sul morale e che hanno già portato conseguenze anche in classifica dove ha perso qualche posizione. Un andamento così era difficile da immaginare dati i passi in avanti fatti nell’ultimo anno e mezzo, ma il problema, come ha sottolineato lo stesso tennista di Carrara, è che ad oggi gli mancherebbe l’aspetto mentale, il riuscire a reggere le pressioni che comporta essere un top player.
Dunque, l’augurio è quello che possa riuscire a colmare questa sua lacuna, ma, secondo alcuni, la soluzione potrebbe arrivare soltanto grazie ad un “cambiamento”.
Musetti, Nargiso sicuro: “È arrivato il momento di cambiare”
Della questione ne ha parlato l’ex tennista azzurro Diego Nargiso che, in un’intervista a OA Sport, ha analizzato pregi e difetti del giovane talento toscano. “Per certi versi mi rivedo in Lorenzo e, per sua fortuna, lui è molto più forte di me – le sue parole –. Anch’io, dopo la vittoria di Wimbledon Junior, avevo dovuto affrontare dei problemi nella mia crescita, commettendo degli errori che poi mi hanno impedito di arrivare a certi livelli“. Musetti, però, partirebbe “da una base diversa, il suo repertorio è straordinario, ma credo che ora come ora sia arrivato il momento di cambiare“.
Cambiamento che, secondo Nargiso, dovrebbe passare da un nuovo coach “in grado di far comprendere cosa fare per approcciare nel modo corretto al circuito, ora che è riuscito a spingersi a certi livelli“. Infatti, non sarebbe una questione tecnica: “Non è più un discorso di dritto, servizio e rovescio, ma di come ci si deve sentire in campo quando si gioca da top 20 o top 30“.
“Ovviamente, questo è solo un parere esterno, ma se le cose dovessero rimanere così come sono credo che la crescita di Lorenzo ne risulti rallentata, come già sta accadendo” ha poi aggiunto. E ancora: “Lui è un tennista dalle grandissime qualità, ma si è arrivati ad un punto in cui la gestione deve essere diversa“.
Indian Wells, quando debutta l’azzurro
Adesso, Musetti sarà impegnato a Indian Wells, primo appuntamento del Sunshine Double che proseguirà con l’altro Masters di Miami. Essendo testa di serie numero 19, il carrarese beneficerà di un bye al primo turno mentre per il suo match d’esordio è ancora in attesa di conoscere il suo avversario che arriverà dall’esito della sfida tra Dominic Thiem e Adrian Mannarino.
Non sarà una partita facile per Lorenzo che comunque spera di trovare il riscatto dopo le delusioni sudamericane. E se tutto dovesse filare liscio, al terzo turno, ci potrebbe essere il derby tutto azzurro contro Jannik Sinner, impegnato al debutto con uno tra Gasquet e Gojo.
