La numero uno della classifica femminile WTA Iga Swiatek parla dei suoi prossimi appuntamenti e conferma di essere sotto pressione
Da un grande potere derivano grandi responsabilità… diceva lo zio di Peter Parker (l’Uomo Ragno). Iga Swiatek completa la frase con una propria chiave di lettura… “responsabilità… e grandi pressioni”.
La tennista polacca, numero #1 del ranking mondiale femminile WTA, si rende conto di essere un bersaglio grosso. E anche se l’ultimo torneo ha riservato una cocente delusione con la sconfitta nella finale di Dubai da parte della ceca Krejcikova, la sua leadership è a dir poco indiscutibile.
Fallito l’appuntamento con l’Australian Open Iga Swiatek ha comunque conquistato il primo trofeo del 2023 sul ricco terreno di Doha. E ora si tratta di dare continuità alla propria stagione a cominciare dai due appuntamenti americani di Indian Wells e Miami Open.
Tutto sommato Iga Swiatek ammette di avere fatto l’abitudine alle attenzioni competitive di chi la segue in classifica e si appresta a tornare Indian Wells. É lì, lo scorso anno, che iniziò la sua meravigliosa cavalcata di 37 vittorie consecutive che la accompagnò fino al vertice della graduatoria femminile. Ridendoci sopra la tennista polacca si definisce un bersaglio grosso: “In effetti sì, il bersaglio c’è ed è anche ben visibile, piazzato proprio al centro della mia schiena – ammette – è una sensazione completamente nuova alla quale sto facendo l’abitudine e che, per esempio, l’anno scorso non avvertivo. Temo dovrò farci l’abitudine”.
Il suo vantaggio nella classifica femminile è gigantesco in un settore femminile che sta affrontando un momento di forti cambiamenti e transazioni. La sua leadership potrebbe durare molto a lungo: “Preferisco non pensare a questa eventualità e non fare programmi – dice la 21enne polacca – sto imparando sulla mia pelle che le cose che puoi dare per scontate sono sempre di meno. A Dubai, dopo la vittoria di Doha, tutti davano per scontato il fatto che avrei vinto, soprattutto dopo la semifinale vinta in due set contro Coco Gauff. Ma tutti quanti, io per prima, ricordiamo bene cosa è successo in finale. Personalmente ho la coscienza a posto. Anche se a volte leggere commenti che dicono che non ho fatto abbastanza mi infastidisce
Iga Swiatek ha una chiave di lettura chiara su quelle che sono state le sconfitte di Australian Open e Dubai: “La gente spesso dimentica che questo sport è una forte competizione tra due sportivi e che in campo a volte non si gioca solo contro i propri errori ma anche contro le qualità dell’avversario. Sia a Melbourne (perse con Rubakina n.d.r.) che a Dubai ho giocato contro chi ha disputato una partita di gran lunga superiore alla mia. E questo nel tennis è più che sufficiente per perdere”.
Quanto al bersaglio sulla schiena… “La pressione è normale, le aspettative sono legittime quando sei la numero #1 del mondo. Dovrò imparare a gestirle nel modo migliore possibile senza che diventino un peso”.
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