Novità sul fronte Wimbledon che da quest’anno potrebbe riaccogliere gli atleti esclusi nel 2022. Dal Regno Unito sono sicuri.
Da oltre un anno ormai la guerra sta affliggendo l’Ucraina, colpita duramente dall’invasione russa che sta causando morti e devastazione. Una tragedia umanitaria che per il momento non accenna a scemare, portando con sé numerose conseguenze in tutti i settori.
Anche lo sport non è escluso, con le ripercussioni principali che hanno riguardato soprattutto gli atleti russi e bielorussi. In tutte le discipline sono stati obbligati a giocare senza bandiera e così è anche nel tennis, dove, però, hanno avuto ulteriori problemi.
In tal caso, il riferimento va innanzitutto alla scorsa edizione di Wimbledon, dove i giocatori dei due Paesi che stanno combattendo in Ucraina di partecipare al torneo non hanno potuto partecipare per via della decisione dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club (AELTC). Gli organi internazionali del tennis aveva pure sanzionato il club di Londra per questo, ma ora la situazione potrebbe cambiare. Dal Regno Unito ne sono certi quasi del tutto.
A sostenere quest’ipotesi è innanzitutto il Telegraph, secondo cui la Federtennis inglese (LTA) sarebbe in procinto di confermare il via libero definitivo alla presenza dei tennisti russi e bielorussi nei tornei che si svolgono Oltremanica. Ciò nonostante la posizione del governo britannico non sia cambiata rispetto all’anno scorso.
Un ulteriore incentivo a rimuovere il ban per Medvedev e compagni sarebbe stato poi fornito dalla WTA, che avrebbe proposto alla federazione un dimezzamento della multa inflitta l’anno scorso (da un milione a 500 mila dollari).
Per il momento, ancora nulla è certo, ma, se la LTA dovesse decidere di revocare il divieto, molto probabilmente gli atleti russi e bielorussi dovranno sottoscrivere un foglio in cui promettono di non “promuovere o glorificare” il conflitto in Ucraina nel corso di Wimbledon. A quel punto andrebbe da sé che gli stessi giocatori che accetteranno questa condizione potranno partecipare anche agli altri eventi in programma in Inghilterra.
Insomma, a distanza di un anno, la situazione resta in divenire, ma in questi giorni hanno avuto alta risonanza le parole del tennista ucraino Oleg Prihodko (n. 483 Atp), il quale, in un’intervista alla BTU, ha detto di essere contro il ban ai tennisti russi e bielorussi.
“In generale, credo che la condanna degli atleti porti solo ad infiammare il conflitto – le sue parole –. In questo modo, gli atleti cominciano a intraprendere la guerra dentro e fuori dal campo, diventando strumenti di guerra e dimenticando i principi basilari dello sport“.
Inoltre, lo stesso Prihodko ha disputato di recente un torneo di doppio con un suo amico russo, ma ciò lo avrebbe portato ad avere qualche problema con la federtennis ucraina. “Mi avevano raccomandato di non farlo – ha affermato –, ma dal momento che ho le mie opinioni, ho fatto ciò che ritenevo necessario, non ho seguito la politica del partito“. E ancora: “Come atleta non lo capisco. Lo sport dovrebbe unire le persone“.
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