Momento incerto dal punto di vista fisico per Carlos Alcaraz che è stato costretto a saltare l’Atp di Acapulco a causa di un infortunio.
È un 2023 finora a due facce per Carlos Alcaraz che ha iniziato il nuovo anno con un infortunio, che lo ha costretto a rinunciare al primo Slam della stagione dell’Australian Open, e poi con un titolo e una finale persa.
Lo spagnolo era uno dei più attesi alla vigilia dell’evento di Melbourne ma il problema muscolare alla gamba lo ha fermato costringendolo a stare fermo ai box. Il rientro è avvenuto in occasione dell’Atp di Buenos Aires e subito è parso in gran forma aggiudicandosi il titolo del torneo. Un gran bel percorso per il 19enne di Murcia che non ha avuto particolari difficoltà nell’imporsi sugli avversari che ha incontrato. Dopo aver concesso un set a Djere nel match d’esordio, il talento iberico è salito di livello vincendo nettamente tutti gli altri incontri, anche quello in finale con Cameron Norrie che ha superato in due set.
Qualche ostacolo in più lo ha incontrato invece a Rio de Janeiro, dove agli ottavi ha dovuto faticare per battere l’azzurro Fabio Fognini. Poi vittoria su Lajovic e Jarry e di nuovo in finale con il britannico numero 12 del ranking. La partita stava volgendo in suo favore, quando un altro problema fisico lo ha costretto a calare di intensità. Il dolore persisteva, ma Carlitos non ha voluto mollare, portando a termine il match e lottando fino all’ultimo. Tenacia che però non gli è servita con Norrie che ha trovato la sua personale rivincita ad una settimana di distanza dalla sconfitta in Argentina.
Carlos Alcaraz ci sarà ma…
Dopo il torneo brasiliano Alcaraz è stato costretto a fermarsi per non rischiare di compromettere questa fase della stagione. Dunque, è stata inevitabile la decisione di ritirarsi dall’Atp di Acapulco, anche per salvaguardare la sua presenza nel main event di marzo di Indian Wells. In quest’occasione sono 1000 i punti in palio che, se dovesse aggiudicarsi, lo riporterebbero in cima alla classifica, complice l’assenza di Novak Djokovic.
Perciò, la posta in palio è alta per Carlos che questa settimana dovrà riuscire a recuperare la miglior forma possibile in vista del Masters californiano. La sua presenza non è in discussione – è in tabellone -, anche se, ha ammesso il suo coach Antonio Martinez Cascales (che affianca Juan Carlos Ferrero), i tempi per ristabilirsi non sono generosi. “La diagnosi della risonanza effettuata ad Acapulco ha evidenziato una tendinite al ginocchio. Il recupero per tornare a giocare è fissato tra i 7 e i 10 giorni, giocherà a Indian Wells, anche se con tempi molto stretti” ha detto in un’intervista a Eurosport. Questo anche perché, come ha ribadito lo stesso Cascales, Alcaraz alla fine “sta bene” e, pertanto, sarebbe in grado di giocare.
Il coach svela il motivo dell’infortunio
Cascales ha poi spiegato il motivo per cui hanno rinunciato a partecipare ad Acapulco: “La verità è che giocare lì sarebbe stato molto frettoloso, sia per il cambio di superficie che per l’aspetto logistico: venendo da Rio, non c’era molto tempo per allenarsi“. E ancora: “Anche se avesse giocato, avrebbe dovuto prendere ogni match con le pinze. L’aspirazione sarebbe stata il semplice fatto di allenarsi, però dopo non si sa mai“.
Perciò, la situazione è costantemente monitorata, soprattutto per il suo modo di giocare, estremamente dispendioso a detta dell’allenatore. “La squadra sta studiando la situazione – afferma –, ma per me la prima spiegazione è nel suo stile di gioco molto esplosivo, spesso eccessivo in termini di numero di palloni che insegue nello stesso scambio“.
“Man mano che crescerà, regolerà un po’ meglio questo problema, anche se sarà sempre così. Sappiamo che a Indian Wells arriverà nei tempi, a Miami, in teoria, anche meglio” ha infine aggiunto.