Nel gennaio scorso Martina Navratilova ha confessato di essere di nuovo in cura per una grave forma tumorale, sua moglie Julia l’ha sorpresa con un regalo molto inconsueto
Martina Navratilova, una delle campionesse più longeve e straordinarie del tennis mondiale, è un simbolo sotto molti punti di vista. Ha scelto di abbandonare il suo paese e il blocco sovietico in piena guerra fredda per scegliere la nazionalità americana. Ed è stata una delle prime sportive professioniste a fare outing, diventando un’attivista dei diritti civili LGBTQ.
Oggi Martina è una grande professionista, una commentatrice stimata, una testimonial di enorme successo. Ma è anche una survivor. Ha affrontato il cancro una prima volta, lo ha sconfitto dopo quasi sette anni di cure. E quando a gennaio, dodici anni dopo essere stata dichiarata guarita, la diagnosi di uno dei controlli di routine ha rivelato una recidiva, è nuovamente uscita allo scoperto affrontando a viso aperto e senza reticenze la malattia.
Martina Navratilova e Julia
Dal 2014 Martina Navratilova è sposata con Julia Lemigova, personalità del mondo televisivo americano, molto popolare non solo per la sua relazione con la Navratilova ma anche per la loro partecipazione alla fiction televisiva statunitense Real Housewives, la prima coppia di donne sposate a partecupare al programma. Julia, 50 anni, ha rivelato ieri di aver fatto un regalo speciale a sua moglie: “Mi sono tagliata i capelli tornando ai capelli a caschetto che avevo quando ci siamo conosciute – spiega – lei adorava quel taglio di capelli e sul telefonino ha una mia foto con quel taglio preciso. Quindi ho deciso di restituirglielo…”
La battaglia contro la malattia
Julia e Martina stanno affrontando la battaglia contro il cancro senza nascondere nulla. É uno dei desideri della Navratilova per incentivare altre donne che stanno vivendo la sua stessa esperienza a non nascondersi: “Dobbiamo essere tutti forti per lei. Non c’è tempo per piangere. Martina è in piena terapia. Io sono dovuta tornare per qualche giorno a Parigi per vedere mia figlia Emma ma ora sto tornando a New York dove lei è in cura. Il mio taglio ‘parigino’ penso le piacerà. Affronteremo insieme il resto delle terapie”.
Sottomettersi o ribellarsi
Martina Navratilova fino a poche settimane prima dalla diagnosi di ricaduta era sempre sui campi da tennis per qualche esibizione. Anche dopo il suo ritiro ufficiale dalle competizioni non aveva mai rinunciato a giocare, soprattutto per beneficenza. Julia sente che l’amore che il mondo prova per lei avrà la meglio: “Martina è determinatissima, e anche se ha detto spesso di non avere controllo sulla malattia, ma solo sul modo in cui la può affrontare, devo dire che il suo esempio è una vera e propria luce per tutti. Quando la vita ti colpisce con una tragedia come questa, e non importa quanto grande sia la tragedia, hai fondamentalmente due scelte. Ti sottometti o respingi e ti ribelli. Noi ci stiamo ribellando. Il fatto che il mondo che ama Martina sia al suo fianco ha un significato enorme…”