Lorenzo Musetti vive un momento particolarmente complicato. Coach Tartarini ha individuato uno dei motivi delle recenti sconfitte in Sudamerica
Un inizio di anno promettente, anche se con rivali di livello inferiore. Poi la luce si è spenta e per Lorenzo Musetti è iniziato un mese da incubo. L’eliminazione al primo turno degli Australian Open è stato il primo segnale di un periodo che si è rivelato avaro di soddisfazioni. Successivamente è arrivata solo una vittoria e due eliminazioni al primo turno.
La vittoria contro Cachin è stata un lampo, poi sono arrivate tre sconfitte consecutive, anche con avversari di livello più basso. Varillas, Jarry e Munar erano contendenti alla portata del 20enne di Carrara che, invece, è entrato in una spirale di negatività e nervosismo che lo ha portato a chiudere in malo modo la trasferta Sudamericana. Il bilancio dopo i tornei in Argentina, Brasile e Cile non può che essere negativo soprattutto se rapportato alle aspettative con cui l’italiano si era avvicinato a questi appuntamenti.
In Cile partiva addirittura da testa di serie numero 1 ma non è andato oltre il primo turno. Un rendimento che fa sorgere interrogativi sul futuro del numero 18 al mondo che puntava ad un anno di ulteriore crescita. Al momento, invece, è iniziata la crisi che il suo coach Simone Tartarini prova ad analizzare in un’intervista concessa a ‘Ubitennis’.
Musetti, Tartarini: “Trasferta molto negativa”
L’allenatore del carrarese non nasconde l’insoddisfazione per i risultati maturati in Sudamerica e non potrebbe essere altrimenti. “E’ stata indubbiamente una trasferta molto negativa, anche in virtù delle aspettative alte con cui eravamo arrivati. In allenamento stava molto bene e sembrava in grande forma: sia a livello fisico che tecnico“.
Poi è arrivato l’episodio che ha cambiato tutti gli scenari: “La prima sconfitta ha rovinato tutto. Non se l’ho aspettava ed ha accusato il colpo. Il suo atteggiamento dopo la sconfitta è cambiato: è diventato molto negativo e si è bloccato anche fisicamente. Non ha saputo reagire“.
Un problema non di poco conto che si è andato ad innestare anche su problematiche di tipo tecnico. Lo stesso Tartarini spiega che Musetti ha avuto difficoltà ad adattarsi alla superficie e alle condizioni atmosferiche: “In Argentina c’erano temperature rigide e vento, in Brasile la terra era scivolosa, in Cile si è giocato in quota. Poi non si è trovato bene con le palline, più dure“. Non alibi, ma la descrizione del quadro in cui sono maturate le sconfitte.
Musetti, i Masters 1000 per il rilancio
Ora testa agli Stati Uniti con i due Masters 1000 in programma nelle prossime settimane che dovranno essere quelli del rilancio per Lorenzo Musetti. Lo dice in maniera molto chiara anche il coach Tartarini che punta proprio ad Indian Wells e Miami per archiviare il periodo nero.
“Vogliamo chiudere questa parentesi il prima possibile. Fa parte del percorso di crescita. Andiamo negli Usa a giocare i Masters 1000 con la speranza di rialzarci presto“. Missione rilancio quindi con Musetti sperando che gli Stati Uniti siano terra più fortunata rispetto a Sudamerica per il 20enne.