Prima di scendere in campo con Molcan, Matteo Berrettini aveva ribadito il suo obiettivo di quest’anno. Vuole tornarci presto.
Per il momento è un 2023 in chiaroscuro per Matteo Berrettini che si è preso una pausa di un mese e mezzo dopo la sconfitta nel match d’esordio all’Australian Open con Andy Murray.
L’azzurro non sta vivendo un buon momento per quel che riguarda la classifica essendo uscito dalla top 20 mondiale dopo tre anni in cui si è dimostrato uno dei migliori tennisti in circolazione, arrivando persino a giocarsi una finale Slam a Wimbledon 2021.
Son costati caro i punti persi per strada a Melbourne, dove appena una anno fa aveva raggiunto al semifinale. E con Murray ha pagato quella risposta infrantasi sul nastro della rete sul match point in suo favore. In altre circostanze un errore del genere avrebbe potuto rivelarsi ininfluente ai fini dell’esito della partita, ma con lo scozzese si paga a caro prezzo e così è stato per il romano che adesso si ritrova in 24esima posizione del ranking Atp. Un momento difficile che addirittura non lo avrebbe fatto dormire quella notte.
Matteo Berrettini non ci ha dormito
“Abbiamo giocato un match molto duro, uno di quelli che rimarrà nella storia del tennis. Ho avuto un po’ di problemi a dormire ripensandoci, ma questo è il tennis e ho ricominciato ad allenarmi duramente” ha raccontato Berrettini in un’intervista alla vigilia del suo esordio all’Atp 500 di Acapulco.
Ora, dunque, è il momento di guardare avanti per Matteo, che intanto ha archiviato la prima vittoria al torneo messicano, superando lo slovacco Alex Molcan, n. 57 Atp, per ritiro. Non il successo che sperava alla vigilia, ma comunque importante ai fini del suo percorso in Messico e al secondo turno incontrerà lo svedese Elias Ymer per un match che, sulla carta, è agevole.
Berrettini “disturbato”: adesso vuole tornarci
Un altro tema affrontato nell’intervista è stato quello che riguarda la sua uscita dalla top 20 del ranking. “Sono stato top 10 per tre anni di fila e non esserlo mi disturba – ha ammesso –. Ma in senso buono, perché sento la pressione, ho motivazioni per volerci tornare e per giocare di nuovo il mio miglior tennis“.
Insomma, è un Berrettini carico e motivato quello che si è presentato al via dell’Atp di Acapulco. L’azzurro vi è arrivato da un periodo di pausa che gli è servito per recuperare la miglior forma possibile. “Sfortunatamente alla fine della scorsa stagione non ho potuto fare una preparazione adeguata a causa degli infortuni e perché il piede mi faceva male – ha detto –. Quindi ho deciso di prendermi una pausa per lavorare sul mio corpo che è stato il problema dell’anno scorso”.