“In un pozzo senza fondo”, dramma nel mondo del calcio: lacrime per l’attaccante di una Big. Un momento estremamente delicato
Non sempre le cose vanno nel verso giusto, anche se sei una giovane stella del Barcellona e della nazionale spagnola. Ferran Torres se l’è vista davvero brutta nell’ultimo periodo.
E’ stato uno degli acquisti più cari del nuovo corso del Barcellona. La rinascita tecnica del club, voluta dal presidente Laporta, è passata dal ritorno di un nome caro alla piazza catalana come Xavi, per la panchina, e a tanti colpi mirati. Tra questi senza dubbio c’è Ferran Torres, uno dei migliori classe 2000 in circolazione.
Purtroppo se in Spagna le cose stanno andando alla grande, al di là dell’ultima sconfitta con l’Almeria, in Europa è arrivata l’eliminazione nel play-off di Europa League contro il Manchester United. Xavi nell’ultimo periodo non ha potuto contare su un grande Ferran Torres, come lecito attendersi dopo averlo visto con le maglie di Spagna e Manchester City.
Il motivo è però prettamente psicologico. In un incontro informale con la stampa, il 22enne attaccante esterno ha confessato di aver “toccato il fondo” a un certo punto della stagione e ha spiegato che grazie alla sua famiglia, alle persone più vicine e all’aiuto di uno psicologo ha imparato a “dare maggiore valore alle cose”. Il calcio è tornato ad occupare un ruolo importante nella sua vita.
“In un pozzo senza fondo”, dramma per Ferran Torres: il difficile percorso della stella del Barcellona
Ferran Torres ha dichiarato ai giornalisti spagnoli: “Sono diventato ossessionato dai gol. Non mi importava di fare brutte partite, volevo solo segnare. Sono sempre stato un giocatore che dribbla, che fa assist. Di solito sono sempre stato bravo anche davanti alla porta, ma ho attraversato un brutto periodo e non sapevo come gestirlo”.
Il finale della scorsa stagione e l’infortunio al piede patito durante la preparazione sono stato un osso duro da digerire.
“Mi ha condizionato molto. Sono entrato in una buca e non riuscivo a vedere la via d’uscita. Non mi era mai successo prima”.
Ferran Torres, lo psicologo lo ha aiutato: “Sto ritrovando il piacere di giocare a calcio”
L’ex giocatore del Manchester City, ha spiegato che la prima cosa che ha fatto per “rinascere” è stata lavorare su se stesso, pensando al percorso che l’ha condotto al Barcellona.
“Ho iniziato ad accettare il mio momento difficile. Ci sono settimane in cui non vado dallo psicologo e altre in cui ci vado tre volte. Non parliamo sempre di calcio, ma anche della mia vita privata”.
Poi entrando nello specifico Ferran Torres ha aggiunto: “Ero già un calciatore maturo dopo la mia partenza da Valencia, ma la dimensione di tutto ciò che ho vissuto in questi mesi mi ha aiutato a crescere molto sotto tutti gli aspetti. Ora mi dedico ad andare in campo, a divertirmi e ad essere felice di giocare”.
Sicuramente per tutto il calcio europeo, oltre che spagnolo, ritrovare un giovane talento a questi livelli è davvero importante e pone l’accento sull’importanza del lavoro psicologico, anche all’interno dell’ambiente sportivo.