Ex protagonista della Serie A lascia il calcio: è malato. Una decisione che doveva arrivare da un momento all’altro e ora è realtà
Dopo aver vinto molto in carriera e aver guidato squadre prestigiosissime, Sven-Goran Eriksson dice addio alla panchina. L’allenatore svedese ha bisogno di pensare alla propria salute.
In molti lo ricordano come ct dell’Inghilterra (è stato il primo straniero ad essere nominato per tale ruolo sulla panchina dei Tre Leoni), altri come esponente di spicco della Serie A più bella di tutti i tempi (quella degli anni ’80 e ’90). Sven-Goran Eriksson, 75 anni, era di certo un signore, in grado di portare risultati straordinari ovunque sia andato e trovando la sua consacrazione nella Lazio.
Arrivò in Italia alla Roma, portato dal presidente Viola e sfiorò lo scudetto nella stagione 1985/86, dopo una clamorosa rimonta ai danni della Juventus. Purtroppo tutto svanì con una sconfitta interna alla penultima giornata contro il Lecce, già retrocesso, ma i tifosi giallorossi ricordano quella come una delle squadre che storicamente ha espresso il più bel calcio.
Dopo la Sampdoria è arrivata di nuovo l’esperienza di tornare nella Capitale, questa volta sull’altra sponda. La Lazio di Cragnotti aveva progetti importanti e lui era l’uomo giusto per realizzarli. Oltre alle Coppe nazionali (Coppa Italia e Supercoppa Italiana) ha portato ai biancocelesti anche gli unici due trofei europei (Supercoppa Europea contro il Manchester United e Coppa delle Coppe contro il Mallorca in finale).
Sven-Goran Eriksson lascia il calcio: problemi di salute da superare
Eriksson è da tutti considerato un vero e proprio signore del calcio, sia per atteggiamento e modi di fare che per la pacatezza nell’interpretare un ruolo solitamente molto frenetico. Da ideatore di un calcio moderno si è trasformato nel corso della carriera in un gestore perfetto, cosa che gli è valsa la chiamata della Federazione inglese. Con i Tre Leoni ha centrato i Quarti di Finale ai Mondiali di Corea e Giappone, nel 2002, eliminato dai futuri campioni del Brasile.
Sempre con la nazionale di Sua Maestà è arrivato a partecipare anche ai campionati del 2006, vinti dall’Italia, perdendo un turno prima ai rigori con il Portogallo.
Dopo aver girovagato per tutta Europa, Sven-Goran Eriksson ha allenato anche Messico e Costa d’Avorio, a livello di nazionali, prima di provare l’avventura cinese.
Eriksson fa un passo indietro: per ora non si occuperà più del “suo” Karlstad
Da qualche tempo era tornato in patria, in Svezia, come direttore sportivo del Karlstad Fotboll, club di terza divisione. Purtroppo però, dal mese di dicembre aveva dovuto interrompere la sua collaborazione per qualche problema di salute.
“Ho scelto di limitare i miei incarichi pubblici per il momento, a causa di problemi di salute che sono sotto accertamento. Ora mi concentrerò su salute, famiglia e incarichi limitati per Karlstad Fotboll, tra gli altri“, ha fatto sapere l’allenatore scandinavo, al sito web del Karlstad.
Poi aggiunge: “Vi ringrazio per tutto il supporto di amici e contatti calcistici e vi chiedo di rispettare la mia decisione e la mia privacy”.
L’avvocato dello svedese Anders Runebjer, ha specificato al quotidiano svedese Aftonbladet che né lui, né Eriksson, o la sua famiglia, hanno intenzione di svelare maggiori particolari sui problemi di salute accusati. “Ha una malattia, e questo significa che ha poteri limitati per essere lo “Svennis” che tutti siamo abituati a vedere. È così. Ma allo stesso tempo vuole fare il massimo per il calcio, se non ci riesce si annoia”.