Jannik Sinner e Matteo Berrettini sono le certezze del tennis italiano e fanno sognare i tifosi: può succedere davvero
L’anno buono. Il 2023 è arrivato con queste premesse per il tennis italiano, almeno quello maschile. L’anno buono per avere un azzurro in top ten, l’anno buono per vedere la consacrazione dei tre portacolori italiani, Sinner, Berrettini e Musetti.
Gennaio è andato via senza grandi acuti, anzi gli Australian Open hanno un po’ deluso le aspettative. Sinner fuori agli ottavi, Berrettini e Musetti direttamente al primo turno. Risultati però che non hanno spento l’entusiasmo intorno al movimento tennistico italiano, anzi febbraio è servito per accenderlo ulteriormente soprattutto grazie all’altoatesino. Vittorioso a Montpellier, in finale a Rotterdam, ora impegnato a Marsiglia per confermare di essere uno dei migliori tennisti del momento, almeno nell’indoor. La prova del nove per il nostro tennis arriverà tra qualche settimana, quando i Masters 1000 faranno vedere quel che il terzetto azzurro potrà davvero fare: Sinner è chiamato alla conferma, Berrettini e Musetti (male anche dopo Melbourne) al riscatto immediato.
I tre migliori italiani sono tra i tennisti più attesi di questo 2023 anche in ottica Slam e c’è chi è pronto a scommettere che entro la fine di questa stagione un atleta tricolore riuscirà ad imporsi in uno dei tre Major rimasti. Lo pronostica, lasciando da parte la scaramanzia, Riccardo Piatti, ex allenatore proprio di Sinner.
Sinner e Berrettini, la previsione di Piatti
Piatti ha una idea molto chiara sul tennis italiano e la espone nel corso di un’intervista a ‘Il Messaggero’. Il suo pronostico fa sognare l’Italtennis: “Sinner e Berrettini possono vincere uno Slam quest’anno: hanno compiuto tutti i passi necessari per arrivare a questo livello“. Deve ancora crescere invece Musetti che Piatti vede “un po’ più indietro: sta imparando dalle partite perse“.
Ma dove potrebbe arrivare il trionfo italiano? Anche in questo caso l’allenatore mostra di avere le idee chiare e dà un vantaggio a Sinner che “può vincere su qualsiasi superficie“. L’habitat naturale per Berrettini invece è l’erba e per arrivare al meglio a Wimbledon dovrebbe anche rinunciare a qualcosa su terra e cemento: “Sull’erba è durissimo da battere per tutti – afferma Piatti –. Ha fatto bene, secondo me, a fermarsi: spero stia attendo su terra e cemento per essere al meglio sul verde“. Lì dove potrebbe compiere l’impresa dopo averla sfiorata nel 2021, fermato soltanto in finale da Novak Djokovic.
Proprio il serbo sarà uno dei rivali sulla strada dei nostri italiani che porta a vincere uno Slam, anche se di giovani desiderosi di prendersi la leadership non ne mancano, partendo da Alcaraz. Proprio in tema di giovani, Piatti ne indica tre che potrebbero rappresentare il futuro dell’Italia: “Passaro, Arnaldi e Bellucci. Non pensavo venissero fuori in questo modo e così in fretta“.
Sinner e Berrettini, i prossimi appuntamenti
In attesa degli Slam, e sperando che davvero sia l’anno buono per il trionfo azzurro, Sinner e Berrettini hanno un programma in testa per continuare la loro stagione. L’altoatesino ha preferito rinunciare all’impegno di Marsiglia e il suo rientro è atteso negli Stati Uniti in occasione del doppio appuntamento 1000 americano. Lì dove ci sarà anche Matteo Berrettini che, intanto, tornerà in campo all’ATP 500 di Acapulco, primo torneo dopo gli Australian Open per il tennista romano.