Il torneo di Doha riporta al centro della scena dopo un lungo infortunio uno dei migliori del ranking Atp
Si è allenato per tre ore di fila. Poi, dopo un riposino pomeridiano, è tornato in campo per un altro allenamento a ritmo addirittura più intenso: altri 75’ filati di palleggi e sudore.
Esce soddisfatto e sorridente dal campo Alexander Zverev. Il torneo di Doha, nel quale è testa di serie numero #4 di un tabellone che gli ha evitato il primo turno, sarà il suo primo vero torneo dopo il drammatico infortunio che lo ha immobilizzato per gran parte della scorsa stagione. Il suo rientro fino a oggi è stato all’insegna della cautela.
Fin dal suo rientro in campo ufficiale, avvenuto a dicembre, Zverev aveva indicato proprio nel torneo di Doha il suo test definitivo per verificare le condizioni della caviglia destra, infortunatasi drammaticamente al Roland Garros durante un match contro Nadal. Immagini tremende. Che Zverev ha visto e rivisto per almeno tre settimane. Fino a quando non si è rimesso in piedi: “Ho voltato pagina – spiega oggi il tennista tedesco, #16 del ranking mondiale – non si trattava più di capire cosa era successo ma cosa avrei dovuto fare”.
Le prime uscite a Diriyah e nella World Tennis League a dicembre sono state un primo banco di prova. L’Australian Open il primo vero test sotto forzatura: “Ma non ero nemmeno lontano dal 100% – dice oggi Zverev – avevo ancora dolore e mi muovevo con estrema cautela. Sono contenuto di avere resistito cinque set contro Juan Pablo Varillas ma dopo i quattro set giocati con Mmoh ero di nuovo tutto un dolore. Ora va molto, molto meglio”.
Eliminato al secondo turno del torneo di Rotterdam, Zverev ne ha approfittato per allenarsi e completare quel periodo di consolidamento che ora sta dando i suoi frutti: “Sono già molto contento di giocare – dice – e sicuramente no, non sono al 100%, forse nemmeno al 55%. Ma sono contento di giocare. Credo ci vorranno non meno di due, tre mesi per essere completamente recuperato. É stato un procedimento molto lungo per me, fisico ma anche emotivo. A un certo punto era talmente tanto lo stress di testare la caviglia, come si appoggiava e come si girava, che ho mollato tutto, ho fatto le valigie e me ne sono andato in vacanza”.
Il prossimo test è mercoledì, contro Murray che nel primo match di Doha ha eliminato Sonego (4-6, 6-1 7-6): “Di tanto in tanto sento ancora dolora ma credo che sia fisiologico. A poco a poco sparirà. Rotterdam mi ha detto che sono nella giusta direzione e che ho perso contro un ottimo tennista come Griekspoor. Murray? Siamo entrambi un po’ malandati – conclude Zverev scherzando perché anche lo scozzese è reduce da molti acciacchi – ma sono molto contento di giocare con lui”.
Tre i precedenti, due per Murray e uno per Zverev vittorioso nell’ultima sfida, due anni fa al secondo turno di Indian Wells.
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