Roger Federer è stato uno dei più grandi tennisti della storia, ma spunta un incredibile retroscena: nessuno se lo immaginava
Roger Federer è stato uno dei più grandi tennisti della storia ma c’è anche un retroscena sui suoi inizi che lascia di stucco.
Venti Slam vinti, con otto Wimbledon portati a casa, 310 settimane in testa al ranking di cui 237 consecutivamente. Bastano questi numeri per far capire chi è stato Roger Federer per il tennis mondiale. Lo svizzero ha scritto pagine indelebili di questo sport e il suo ritiro ha lasciato il segno, quasi quanto il suo gioco. Le lacrime di Nadal al termine dell’ormai indimenticabile doppio che ha chiuso la carriera di Federer spiegano la grandezza dell’ex tennista. Gli onori dei rivali valgono più di qualsiasi riconoscimento e sono in tanti a definirlo come il migliore.
Lui si gode la nuova vita, tra un viaggio e un evento a cui partecipare ed intanto pensa a come tornare, in maniera diversa, nel mondo del tennis. Dopo aver spiegato che non si vede come coach a tempo pieno, ma più come consigliere di qualche talento, Federer potrebbe vestire i panni del commentatore tv.
A lui pensa la BBC per la prossima edizione di Wimbledon, proprio il torneo che lo ha visto dominare più volte in assoluto tra i Major. Lo svizzero potrebbe quindi fare il suo debutto dietro ad un microfono, commentando – non si sanno ancora le modalità – lo Slam inglese. Intanto però un ex collega racconta un incredibile retroscena sugli inizi di carriera: c’è da rimanere di stucco.
Federer, il racconto di Rosset: “Non gli importava niente”
A raccontare l’aneddoto è Marc Rosset, ex numero 9 ATP. Il connazionale di Federer ha avuto modo di allenarsi con l’ex numero 1 al mondo quando era all’inizio della sua carriera e ha spiegato come il comportamento non è stato nei ‘canoni’.
Parlando nel corso di Tennis Podcast’, Rosset ha raccontato della poca voglia di sacrificarsi da parte di Federer e ha svelato: “Mi ricordo ancora la prima volta in cui mi sono allenato con lui. Era la grande promessa del tennis svizzero ed era evidente che aveva un talento immenso“.
Rosset su Federer .. giovane
Talento ma non grande voglia: “Era davvero molto pigro” continua Rosset, spiegando qual era la differenza rispetto agli altri giovani che si allenavano con tennisti esperti. “Quando sei giovane e fai allenamento con un tennista veterano, solitamente sei nervoso e stressato: ci tieni a farti notare. Federer invece è sceso in campo come se non gli importasse affatto. Devo ammettere che mi sorprese molto il suo atteggiamento“.
Un comportamento diverso rispetto agli altri giovani tennisti dell’epoca, come diverso è stato Federer rispetto a tutti i tennisti che ha avuto modo di incontrare sulla sua strada. Un campione unico, capace di abbattere record su record e scrivere il suo nome nella storia di questo sport. Nonostante la pigrizia mostrata da giovane emergente al cospetto del connazionale più esperto.ù
La storia, del resto, ormai la sapete tutti..