Lorenzo Musetti ammette l’esistenza di un problema: “Mi sta aiutando uno specialista” la confessione del tennista azzurro
A poco meno di un mese dagli Australian Open, Lorenzo Musetti torna nuovamente in campo. Per l’azzurro il torneo di Melbourne è stato una delusione atroce; fuori al primo turno per mano del sudafricano Harris, che ha avuto la meglio in cinque set.
Un avversario non irresistibile per il testa di serie numero 17 del tabellone e l’uscita anticipata ha davvero sorpreso tutti. Ora, però, è pronto a mettersi in gioco nuovamente a Buenos Aires, in Argentina nel torneo ATP 250.
Il secondo miglior italiano nella classifica ATP – è al numero 20, davanti a Metto Berrettini e dietro solo a Jannik Sinner – debutterà in questa edizione del torneo contro Pedro Cachin. Poco prima di scendere in campo, Musetti è stato intervistato da ESPN Argentina e La Nacion regalando spunti interessanti.
Ha toccato temmi delicati, come gli attacchi di panico, di cui è stato vittima allo scorso torneo di Firenze nella semifinale contro il canadese Felix Auger-Aliassime. “Il nostro sport ha tantissima pressione, in campo siamo soli ed affrontare tutti i problemi non è facile – ha ammesso – a volte non c’è nulla da fare. Su questo aspetto però sto migliorando grazie all’aiuto di uno specialista“.
Musetti e il sogno Wimbledon: “E’ il mio preferito”
Parole al miele anche per Simone Tartarini, il suo coach. “A livello affettivo ed economico mi ha aiutato sempre, è molto importante per me, è come un secondo padre e tracende il tennis la nostra relazione” ha spiegato.
Musetti ha le idee chiare anche su quale torneo preferisca tra Wimbledon, Roland Garros oppure Roma. “Mi piacerebbe porter vincere qualunque tra questi, ma Wimbledon è il mio preferito per l’eleganza, anche se vincere in casa a Roma sarebbe indimenticabile“.
Nessun dubbio, invece, su chi sia il suo tennista preferito; su questo Musetti ha mostrato di avere le idee ben chiare. “E’ Federer, con personalità ed eleganza è fonte di ispirazione sia dentro che fuori al campo, è fantastica l’immagine che dà di lui“.
Musetti e la nuova generazione azzurra: le sue parole
Se Federer viene considerato un esempio, Musetti ha una particolare predilezione per il rovescio di Nalbandian. “Mi è piaciuto sempre molto, credo sia uno dei migliori della storia, anche se lo giocava a due mani; ho provato a giocarlo anch’io così ma mai sul serio. E’ il colpo più naturale il rovescio per me, mi piace il cambio in lungolinea” ha poi aggiunto mmettendo di aver anche parlato con Nalbandian durante i suoi allenamenti con Kecmanovic.
Musetti ha anche affrontato il tema della nuova generazione italiana di fenomeni. “Ho un rispetto grande per le leggende del nostro tennis, noi giovani dobbiamo guardare alla storia ed al passato del nostro tennis. La squadra che abbiamo è forte, lo scorso anno ci siamo avvicinati a vincere la Coppa Davis, sono sicuro che riusciremo a vincerla in futuro” ha poi concluso.