Le dichiarazioni e l’atteggiamento di Lewis Hamilton fanno già tremare gli organizzatori del mondiale di Formula 1. Il pilota della Mercedes è già sul piede di guerra?
Nei giorni scorsi la Mercedes ha finalmente svelato l’arma con la quale cercherà di andare a caccia del prossimo mondiale di Formula 1, cercando di cancellare le forti delusioni delle ultime due annate senza successi, sia in costruttori che nella classifica piloti.
Lewis Hamilton ed il suo compagno di scuderia George Russell siederanno sulla Mercedes W14, con la speranza che tale monoposto sia maggiormente competitiva rispetto ai predecessori, costretti a soccombere nel duello con Red Bull.
Grandi speranze per Hamilton, che a 37 anni compiuti vuole tornare ad essere campione iridato e migliorare ancora il suo record. Quello che attualmente lo vede 7 volte vincitore del mondiale di F1 in carriera. Nessuno mai ha raggiunto quota 8, dunque l’inglese ha un obiettivo assoluto.
Lewis Hamilton contro la FIA: il pilota Mercedes non ci sta e spara a zero
In un momento che dovrebbe essere lasciato solo al lavoro, alla programmazione ed ai test su pista, Lewis Hamilton però ha confermato di essere personaggio sopra le righe e di volersi sempre battere per temi caldi ed importanti.
L’inglese è stato il primo a reagire all’ultima disposizione della FIA. L’organo di gestione e controllo della Formula 1 mondiale ha introdotto una sorta di un divieto per i piloti di rilasciare dichiarazioni politiche, personali o religiose senza avere un’autorizzazione scritta. Una piccola mancanza di libertà della quale Hamilton ha immediatamente voluto parlare.
“La Formula 1 non metterà mai il bavaglio a nessuno. La FIA in quanto regolatore chiarirà tutto, al limite ci saranno dei luoghi nei quali per rispetto si dovrà seguire delle indicazioni, siamo in attesa di novità da parte della Federazione” – ha ammesso Hamilton facendo capire di non essere molto d’accordo con le precedenti indicazioni e di non essere pronto a ‘limitarsi’ solo per queste nuove norme restringenti.
Dunque Hamilton si fa portavoce di una battaglia sulla libertà di espressione in Formula 1, che è sostenuta anche da Stefano Domenicali. L’inglese ha infatti ringraziato il CEO: “Il suo supporto è stato straordinario, penso che tutti i piloti siano stati molto allineati sulla libertà di parola. Ho saputo di questo divieto durante la pausa invernale ma nulla mi impedirà di parlare delle cose che mi appassionano e dei problemi che ci sono“.
Il futuro di Lewis Hamilton è ancora tutto da scrivere
Questa rilevante questione sui diritti di espressione e di parole dei piloti di Formula 1 ha distolto per un attimo l’attenzione sul futuro professionale di Lewis Hamilton che nelle ultime settimane ha fatto molto chiacchierare.
Come è noto, il contratto di Hamilton con la sua Mercedes è in scadenza alla fine di quest’anno. Nel 2024 il pilota inglese potrebbe essere libero di scegliere: spostarsi ad un’altra scuderia oppure addirittura ritirarsi dal mondo delle corse, visto che avrà già 38 anni di età.
Ma il suo team principal Toto Wolff ha fatto intendere di essere pronto a discutere del rinnovo contrattuale di Hamilton. Ma l’impressione è che il campione di Stevenage voglia attendere prima di firmare e valutare le reali potenzialità della sua vettura nel 2023.