Carlos Alcaraz ha utilizzato un paragone calcistico per definire Federer. Secondo lo spagnolo, i due campioni avrebbero molto in comune.
Mentre Nadal e Djokovic continuano a stupire nonostante gli alti e bassi della scorsa stagione, Roger Federer ha dovuto rinunciare a farlo per via di un ginocchio che lo ha tormentato per parecchio tempo fino a costringerlo a prendere la sofferta decisione di ritirarsi.
Per oltre 20 anni, il campione elvetico ha disegnato tennis sui campi di tutto il mondo, spesso trovandosi di fronte ad uno degli altri due Big Three con i quali si è giocato i titoli più prestigiosi. Match memorabili il cui esito era difficilmente pronosticabile alla vigilia data la qualità espressa dagli interpreti in campo, la stessa che ha permesso a questo sport di attirare un’attenzione sempre crescente da parte delle persone che facevano il tifo per l’uno o per l’altro fuoriclasse.
Ora, però, i tifosi di Federer sono privi del loro beniamino, ma fortunatamente il tennis va avanti dando spazio ad una folta schiera di giovani talenti che stanno crescendo nel mito di Roger.
Berrettini, ad esempio, disse, in occasione della Laver Cup scorsa in cui lo svizzero diede l’addio, che è stato anche grazie a lui se oggi è un tennista professionista. E così anche Tsitsipas, che peraltro gioca il rovescio ad una mano proprio come il suo idolo. Inoltre, c’è Carlos Alcaraz, altro talento luminoso del tennis di oggi, che vede in Federer una figura di riferimento per lo sport, arrivando a paragonarlo ad un altro fenomeno, ma del calcio.
Roger Federer, il paragone calcistico di Carlos Alcaraz
“Federer è senza dubbio il Messi del tennis – le parole del numero due spagnolo in un’intervista al quotidiano argentino Ole -. Entrambi entrano nel cuore della gente, perché hanno la capacità di far sembrare tutto incredibilmente semplice“. È quindi questo il tratto in comune tra loro, una capacità di infiammare il pubblico con il loro immenso talento e le loro giocate impressionante, un po’ come visto anche in occasione dei Mondiali scorsi in Qatar vinti proprio dall’Argentina di Leo Messi.
“Leo è stato un supereroe durante i Mondiale in Qatar – aggiunge Alcaraz –, si è praticamente messo l’Argentina sulle spalle guidandola al successo finale“. Su Roger, invece, ha detto: “Adoravo il suo tennis ed era sempre un piacere guardarlo giocare. Vedevo continuamente filmati delle sue partite quando ero più piccolo“.
Del resto, per i suoi tifosi, ma anche per tutti gli appassionati di tennis, era un piacere guardare Federer in campo. La sua classe e la sua mentalità da campione certo non sono in discussione, neanche per un giocatore come Alcaraz che ha caratteristiche molto diverse dal 20 volte campione Slam.
Il prossimo impegno di Alcaraz
Al momento, Carlitos si trova in Argentina per disputare l’Atp di Buenos Aires. Si tratta del suo primo torneo del 2023 dopo l’infortunio rimediato nei primi giorni dell’anno che lo ha costretto a saltare l’Australian Open. Al primo turno, in programma mercoledì, troverà Laslo Djere, che nei turni di qualificazione ha eliminato l’azzurro Fabio Fognini. Con l’iberico, ci sarà anche Musetti nella capitale argentina, dove all’esordio incontrerà il beniamino di casa Pedro Cachin.