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Carlos Alcaraz ha già un rimpianto: “Mi brucia”

Presentandosi al tabellone di Buenos Aires, il suo primo trofeo stagionale dopo avere saltato l’Australian Open, Carlos Alcaraz ammette di avere molte ambizioni

La sua assenza a Melbourne in quello che è stato il primo torneo major dell’anno, l’Australian Open, non poteva certo passare inosservata.

Allenamenti sulla terra rossa e a torso nundo per Carlos Alcaraz – Tennis Press

A maggior ragione la sua presenza a Buenos Aires, che di fatto diventa il primo suo torneo in assoluto del 2023, è immediatamente motivo di interesse e di approfondimento.

Carlos Alcaraz torna in campo con molte ambizioni è un’ammissione, quella di voler riconquistare al più presto ciò che è un infortunio gli ha tolto proprio sul più bello, la prima posizione nel ranking mondiale ATP.

“L’infortunio brucia”

Rispondendo alle domande dei giornalisti in una conferenza stampa particolarmente affollata, il 19enne – ora numero 2 del mondo ma testa di serie assoluta del tabellone argentino – ha ammesso di aver rinunciato con fastidio all’idea di poter restare al vertice della classifica mondiale ancora a lungo.

“Quando realizzi qualcosa di così straordinario così velocemente come è accaduto a me – ha detto Alcaraz ai giornalisti – da una parte cerchi di non farti dominare dalla sensazione di aver perso qualcosa. Accetti il parere di chi ti dice che sei ancora giovane, che hai tanto tempo davanti, che hai già conseguito qualcosa di straordinario e che c’è tutto il tempo per riprenderselo. Ma dall’altra brucia”.

Carlos Alcaraz, le dichiarazioni dopo l’infortunio

Carlos Alcaraz, di nuovo in campo dopo l’infortunio di novembre – Tennis Press

L’infortunio di Melbourne, un problema muscolare alla gamba destra, ormai è alle spalle: “Il 2022 si è concluso nella maniera più straordinaria in assoluto. É  stata dura scendere a patti con un infortunio che mi ha impedito di giocare per così tanto tempo – ha detto Alcaraz – ma al tempo stesso so, per il tipo di lavoro che ho scelto e per il tipo di competizione che gioco, che dovrò confrontarmi con la fatica, il dolore e anche gli infortuni. Spero che la cosa possa accadere quanto più raramente possibile. Ma succederà. Tanto vale essere pronti”.

Il metodo di Alcaraz, un ragazzo estremamente deciso e determinato che punta tutto sul lavoro e sulla pianificazione, non cambia: “Dopo essere diventato il numero 1 ho dovuto subito fissare nuovi obiettivi, nuove scadenze a medio e lungo termine, per divertirmi e continuare a migliorare perché sono molto giovane e ho molte cose da perfezionare. L’infortunio, sotto un certo aspetto, mi ha costretto a resettare la macchina. Ho avuto modo di capire, di ascoltare il mio corpo, di parlare a lungo con le persone che mi stanno seguendo da vicino e pianificare nuovi progressi. Il margine di miglioramento c’è ed è ampio, soprattutto dopo questa battuta d’arresto”.

Un tabellone che parla italiano a Buenos Aires

Alcaraz farà il suo esordio negli ottavi di finale del torneo di Buenos Aires affrontando il serbo Laslo Djere, vittorioso nella sfida con il nostro Fabio Fognini nel primo turno nella parte alta di un tabellone che vede Musetti testa di Serie numero #3 impegnato giovedì contro l’argentino Cachin.

Per Alcaraz sarà il primo torneo da quando ha subito uno strappo obliquo lo scorso novembre al Masters di Parigi che gli ha impedito di prendere parte anche alle Finals ATP di Torino.

Stefano Benzi

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