Jannik Sinner è tornato sulla scelta di cambiare coach e staff parlando anche del suo obiettivo principale. Vuole riuscirci.
Dopo le difficoltà di gennaio, con il piccolo infortunio ad Adelaide e l’eliminazione agli ottavi dell’Australian Open, Jannik Sinner ingrana e trova il suo primo successo del 2023.
L’altoatesino è stato perfetto nella settimana dell’Atp 250 di Montpellier vincendo il titolo senza mai concedere un set. Dopo la vittoria a tavolino su Marton Fucsovics, ritiratosi a causa di un infortunio, Jannik ha prima sconfitto Lorenzo Sonego e poi Arthur Fils. Match affrontati con il piglio giusto da parte del 21enne di Sesto Pusteria che non si è lasciato sorprendere né dal connazionale né dal francese rivelazione del torneo.
In finale, dopo un primo set combattutissimo e terminato soltanto al tie break, l’azzurro è salito di livello fino ad ottenere la vittoria sullo statunitense Maxime Cressy. Un successo, questo ottenuto in Francia, che quindi lascia ben sperare per il resto della stagione, così come aveva già dato una prima dimostrazione nell’incontro con Tsitsipas a Melbourne.
Sebbene abbia perso, Jannik ha evidenziato notevoli miglioramenti sotto ogni aspetto arrivando a giocarsela fino al quinto set, cosa che non era successo soltanto un anno fa quando fu sconfitto nettamente dallo stesso tennista greco. Insomma, la crescita c’è, ma Sinner non vuole fermarsi.
Jannik Sinner non vuole fermarsi
“È vero che l’anno scorso ho vinto a Umago, ma è stata una stagione un po’ complicata – il suo commento al termine della finale con Cressy –. Ora tornare a vincere un trofeo è una sensazione bella, appagante, anche perché ho lavorato davvero tanto“.
Lavoro che è arrivato con una squadra del tutto nuova, guidata dai coach Simone Vagnozzi e Darren Cahill, arrivati dopo la separazione dallo storico allenatore che lo aveva accompagnato fino all’ingresso nel circuito Riccardo Piatti. Un cambiamento grosso ma che sembra stia dando i risultati sperati. “È vero, è stato un cambiamento grande, una scelta coraggiosa, ma ci siamo trovati bene e abbiamo lavorato secondo i piani – afferma –. Adesso siamo qui a festeggiare pur sapendo che c’è ancora tanto da migliorare. È un risultato che ci rende tutti molto felici“.
Dopo la vittoria, c’è poco tempo per rilassarsi per Jannik, dal momento che mercoledì sarà in campo contro Bonzi a Rotterdam. E se dovesse vincere al secondo turno potrebbe incontrare nuovamente quello stesso Tsitsipas che lo aveva eliminato dagli Australian Open. “Quello con Stefanos sarebbe un bel match, ma prima devo vincere il primo turno. Bonzi è un giocatore pericoloso e passare da un torneo all’altro è sempre un’incognita. Tuttavia, punterò sul mio tennis, che in questa settimana mi ha dato soddisfazioni” ha dichiarato.
Jannik ci è vicino
In un’intervista a Tennis Majors, Jannik ha poi parlato del suo livello che, a sua detta, sarebbe quasi allo stesso livello dei più forti. “Negli ultimi mesi ho perso match importanti contro giocatori come Djokovic, Alcaraz e Tsitsipas, portandoli al quinto set e avendo le mie opportunità“. Del resto, ci sono i risultati a confermarlo. Con Djokovic a Wimbledon resse bene il ritmo del serbo per quasi metà partita. Con Alcaraz ha vinto a Umago e perso al quinto set agli US Open.
Insomma, i segnali sono incoraggianti e questo lo sa anche lui: “Questo mi fa capire che posso giocare un grande tennis e che mi sto avvicinando sempre di più al livello dei migliori. La cosa importante per me è avere questa sensazione, perché sono consapevole che ciò che mi manca per ora è un po’ più di esperienza“. Perciò, in conclusione: “Voglio arrivare al loro livello perché sento che non sono lontano“.