Tennis, mentre Jannik Sinner vinceva il suo settimo titolo in carriera Montpellier, un altro azzurro trionfava per la prima volta.
A Montpellier, Jannik Sinner ha conquistato il suo settimo titolo in carriera, il primo del 2023. Un successo, il suo, che mette tutti d’accordo, arrivato dopo una settimana, o meglio tre giorni (ha giocato soltanto venerdì, sabato e domenica), in cui non ha lasciato scampo ai suoi avversari esprimendosi su alti livelli.
Dopo aver vinto a tavolino con Fucsovics (ritiratosi a causa di un infortunio), ai quarti ha incontrato l’amico Lorenzo Sonego, contro il quale non ha avuto particolari difficoltà a vincere. Troppo grande il gap tecnico tra loro due e successo arrivato in due set.
Qualche difficoltà in più c’è stata, invece, con la rivelazione del torneo Arthur Fils. Il francese classe 2004 ha dato filo da torcere all’altoatesino soprattutto nel primo set, poi c’è stato un calo da parte sua che ha quindi spianato la strada verso la finale a Jannik. Canovaccio di partita simile anche nell’ultimo atto, con l’azzurro che dopo essersi aggiudicato il primo set al tie break, ha chiuso il match abbastanza agevolmente concedendo soltanto tre game all’avversario.
Ma nella scorsa settimana di tennis, Sinner non è stato l’unico italiano a vincere un torneo: se da un lato lui ha vinto il suo settimo titolo in carriera, dall’altro un “collega” connazionale si apprestava a trionfare per la prima volta tra i pro.
Si tratta di Matteo Gigante, uscito vincitore dal Challenger di Tenerife III. La sua settimana era iniziata male essendo stato eliminato dall’altro azzurro Giovanni Fonio. Tuttavia, la sorte è stata dalla sua ed è stato ripescato come lucky loser, dando dimostrazione di quanto la fortuna ci abbia visto giusto stavolta.
Primo turno abbastanza agevole per lui, con lo spagnolo Daniel Rincon eliminato in due set (6-4 6-2). Poi, derby italiano con Francesco Passaro, altro giovane talento del nostro Paese, nonché testa di serie numero uno del torneo, che, dopo essersi aggiudicato un primo set combattuto, ha poi subito la reazione di Gigante: un netto doppio 6-2 ha chiuso i giochi in favore del romano classe 2002.
Ai quarti si è presentato l’ostacolo Llamas Ruiz, ma anche in quest’occasione Matteo ha dato prova dei suoi miglioramenti archiviando la pratica con un 6-4 6-2. Altro derby in semifinale con Riccardo Bonadio e altra vittoria in tre set come con Passaro (5-7 7-6 6-3).
In finale, invece, tutto facile contro l’altro italiano Stefano Travaglia che, forse, ha pagato un po’ di pressione in più. Per il 31enne di Ascoli Piceno si trattava della prima finale dopo due anni di “astinenza” caratterizzati da diverse difficoltà. Ma con Gigante non c’è stata partita: 6-3 6-2 in favore di Matteo che quindi, con questo successo, entra per la prima volta in top 200 piazzandosi al 194° posto del ranking Atp.
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