L’International Tennis Integrity Agency (ITIA) ha utilizzato la “mano” pesante nei confronti del giocatore. Il verdetto è definitivo.
Mentre la stagione va avanti con i vari tornei che si stanno disputando in giro per il mondo, c’è chi, invece, non potrà più tornare a giocarvi, né come giocatore, né come allenatore o comunque in un ruolo nel mondo tennistico.
Si tratta di Younes Rachidi, ex giocatore classe ’86 e ritiratosi ufficialmente nel 2017, che soltanto adesso è stato radiato a vita dal professionismo. La sentenza è arrivata nei giorni scorsi, con l’ITIA (l’agenzia indipendente che tutela l’integrità del tennis professionistico) che ha giudicato colpevole l’ex tennista di aver truccato la bellezza di 135 match. Mai nessuno aveva oltrepassato questa cifra nel tennis.
Di certo, non il record sognato da chi intraprende la carriera sportiva, che a questo punto di sportivo non ha nulla. Come se non bastasse, c’erano altri due “colleghi” coinvolti nelle indagini: Mohamed Hassan, squalificato a vita, e Houria Boukholda, sospeso per due anni. Gli ultimi reati da loro commessi risalirebbero al 2016, ma la vicenda sarebbe iniziata già anni prima.
Dalla sentenza dell’ITIA, emerge che l’ufficiale, indipendente, incaricato di giudicare il caso, Janie Soublière, ha ritenuto valide tutte le accuse imputate a Rachidi. Dunque, 135 match truccati, tutti con prove ritenute sufficienti per escluderlo definitivamente dal mondo del tennis. Oltre al ban a vita, per l’ex giocatore c’è anche una multa salata di 34 mila dollari.
“L’ITIA ha oggi confermato che Younes Rachidi, 36enne ex tennista marocchino, è stato bannato a vita dal tennis dopo esser stato giudicato colpevole di aver truccato 135 match – si legge –. Questo è il più alto numero di reati da parte di una persona mai rilevato dall’ITIA o dal suo predecessore, l’Unità per l’integrità del Tennis“.
Poi prosegue: “La sanzione significa che a Rachidi, che ha avuto il suo più alto ranking Atp di doppio in 473esima posizione, gli è stato proibito di giocare, allenare o partecipare ad ogni evento tennistico autorizzato dagli organi di governo del tennis per sempre“.
Insomma, per arrivare al verdetto definitivo, sono serviti più di sette anni di indagini che, specifica il comunicato, sono state portate avanti dalle forze dell’ordine e dall’unità ITIA in Belgio.
Forse ai più non sarà mai giunto all’orecchio il nome di Younes Rachidi. In effetti, la sua carriera da professionista non è stata né longeva né ricca di successi. Il marocchino ha raggiunto un record di due vittorie e due sconfitte raggiungendo il 753° posto come best ranking nella classifica Atp. Meglio, invece, nel doppio, dove è arrivato alla 473esima posizione del ranking, vincendo, tra l’altro, anche 5 titoli ITF. Ha altresì giocato in Coppa Davis per il suo Paese vincendo 5 match e perdendone 4.
Sinner, l'incredibile racconto ha lasciato tutti a bocca aperta: non lo fa nessuno, lui è…
Il Mondiale di Formula 1 mette i sigilli ad Abu Dhabi e un nome storico…
Jose Mourinho ha parlato del suo rapporto con la Roma e del legame viscerale che…
Tennis, gli shorts da bollino rosso avvolgono le sue curve esplosive in maniera impeccabile: un…
Jannik Sinner continua nella sua ascesa incredibile nel tennis che conta, togliendosi anche una soddisfazione…
Novak Djokovic è ancora il tennista numero uno al mondo ma c'è la sensazione che…