Matteo Berrettini attende il ritorno in campo dopo gli Australian Open, intanto Angelo Binaghi è convinto: lo farà ancora
Due eliminazioni al primo turno, una agli ottavi di finale. I top tre italiani non hanno rispettato le attese agli Australian Open. Berrettini e Musetti sono usciti al termine del primo match, Sinner si è arreso a Tsitsipas agli ottavi.
Un risultato che è stato accolto con un pizzico di delusione, niente a confronto di ciò che accadeva negli anni scorsi, quando soltanto immaginare di avere un nostro rappresentante arrivare ad un passo dalla seconda settimana di uno Slam era accolto come un grande successo. Tempi cambiati ed allora ecco che gli azzurri, soprattutto i primi tre nel ranking ATP, devono fare i conti con aspettative che si alzano. Ora c’è da riconquistare punti e autostima e per farlo si sono scelti percorsi diversi.
Sinner riparte dall’Europa, mentre Musetti se ne va in Sudamerica. Scelta diversa per Berrettini atteso ad Acapulco per prepararsi ai due Masters 1000 sul cemento americano. Proprio il tennista romano è al centro delle dichiarazioni del presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, intervenuto a ‘Rai Gr Parlamento’. Parole che si soffermano sul 26enne e sulla sua stagione ma che si allargano anche alla situazione generale del tennis italiano.
Berrettini, la previsione di Binaghi sulla stagione
Il numero 1 della Federazione non ha dubbi sulle capacità di Matteo Berrettini e le sue parole sono impregnate di ottimismo e fiducia. Binaghi, infatti, afferma: “Sono certo che ci farà sognare ancora“. Il motivo è presto detto: “Sull’erba è tra i primissimi al mondo e anche sulle altre superficie è un tennista di altissimo livello“. Considerazioni che portano a fare una previsione che non può che far sognare davvero i tifosi italiani: “Penso sia l’anno giusto per fare un exploit“.
Ci proverà Berrettini che Binaghi definisce “un bravo ragazzo, con la testa a posto e che non ha mai perso la voglia di allenarsi e di raggiungere grandi risultati sia per lui che per l’Italia“. Una Italia che sicuramente può sperare anche in Sinner e Musetti, nonostante gli Australian Open non abbiano fornito grandi risultati, almeno non in linea con le aspettative di questo periodo: “Qualche anno fa avremmo detto ‘meno male un italiano agli ottavi di un grande slam” l’ammissione di Binaghi. Ed allora visto che il vento, rispetto a qualche anno fa, è cambiato, per l’Ital-tennis non si può non sperare e sognare. E lo fa anche il presidente della Federazione che svela la sua aspirazione per il 2023: “Sarebbe bello vincere uno Slam, la Davis, gli Internazionali o le finals a Torino“. E pensare che qualche tempo fa ci saremmo accontentati degli ottavi in un Slam.