La Ferrari volta definitivamente pagina: clamorosa novità per Leclerc. Il monegasco può sorridere per l’avvio della stagione 2023
Mancano ormai solo 7 giorni alla presentazione della nuova monoposto del Cavallino Rampante, che dovrà contendere alla Red Bull il titolo mondiale sia piloti che costruttori.
Il 2023 della Formula 1 è ormai alle porte. Le presentazioni delle varie monoposto sono iniziate già dalla scorsa settimana, con la Red Bull che ha aperto le danze direttamente dalla splendida cornice di New York. Anche la Williams ha tolto i veli alla sua nuova vettura, mentre per vedere la Ferrari bisognerà attendere ancora 7 giorni (il 14 febbraio, giorno di San Valentino). Nel classico meeting a Maranello, il Cavallino Rampante svelerà il progetto ‘675‘, che tanto bene sta facendo al simulatore.
Frederic Vasseur sarà alla plancia di comando in questa nuova stagione, con al fianco l’amministratore delegato Benedetto Vigna, molto più vicino alle vicende sportive che in passato. I presupposti per creare un team vincente già da subito ci sono tutti, ma bisognerà essere pronti a rivedere alcuni aspetti e a migliorarli velocemente. Il riferimento è ovviamente alle strategie del box e alla condotta di gara scellerata “ammirata” troppe volte nel 2022.
Anche dal punto di vista tecnico, però, c’è un punto da tenere in forte considerazione e che dovrà per forza di cose essere preso in esame alla svelta, ovvero l’affidabilità. Si perchè la F1-75 aveva mostrato subito un grandissimo potenziale già dalle prime gare (vittorie entusiasmanti e nette sia in Bahrain che in Australia), salvo poi dover tirare i remi in barca per le troppe rotture meccaniche.
La Ferrari volta definitivamente pagina: in arrivo una nuova power unit da urlo
La lente d’ingrandimento era finita in particolar modo sul propulsore sviluppato a Maranello. Per ricucire il gap di potenza nei confronti di Honda e Mercedes, i motoristi del Cavallino avevano spinto a fondo, tralasciando un po’ il tema della resistenza. Come spiegato dall’ex team principal Mattia Binotto, il problema era innanzitutto trovare la prestazione, specie dopo il cambio regolamentare. Il congelamento delle attuali power unit fino al 2026 imponeva di azzardare qualcosa in fase di progettazione.
Le parole del manager italo-svizzero furono eloquenti: “Per quanto riguarda la power unit, anche in quell’area si è deciso di osare. Abbiamo spinto i limiti delle prestazioni oltre quello che sarebbe stato un normale piano di affidabilità. Questo perché sapevamo che sarebbe stato importante recuperare il divario sulla concorrenza prima del congelamento per quattro stagioni. Eravamo consci che le problematiche relative all’affidabilità possono sempre essere risolte in un secondo momento. Il gap di potenza che accusavamo invece andava colmato subito”.
Binotto poi aggiunse: “Durante i test e nelle prime gare non ci sono stati problemi. Poi purtroppo i limiti di affidabilità sono emersi e abbiamo dovuto attuare un piano di gestione delle power unit che ci ha costretto a cambiarle più spesso dei nostri avversari. Di questo abbiamo pagato le conseguenze in termini di posizioni in griglia“.
Leclerc non vede l’ora di testare la nuova Ferrari: appuntamento in Bahrain
Ora nel 2023 sembra proprio che la quadratura sia arrivata. Vasseur e i tecnici Ferrari hanno trovato una maggiore affidabilità (almeno al banco di prova) e sperano che la pista dia lo stesso responso. La power unit di Maranello dovrebbe aver non solo recuperato a pieno il gap di cavalli con i competitor, ma anche trovato quel qualcosa in più che potrebbe avvantaggiarli rispetto alla concorrenza.
Charles Leclerc e Carlos Sainz non vedono l’ora di poter scendere in pista per i test ufficiali, in programma dal 23 al 25 febbraio sul circuito di Sakhir, in Bahrain. Sarà l’unica sessione di questa pre-season, in cui bisognerà ottimizzare i tempi in vista del via ufficiale, il prossimo 5 marzo sempre nel Golfo.
