Dopo la sconfitta agli Australian Open, Lorenzo Musetti ripartirà da Buenos Aires per proseguire la sua stagione.
Non è stato l’inizio di stagione che speravano i tifosi di Lorenzo Musetti, eliminato al primo turno dell’Australian Open. Lloyd Harris si è rivelato avversario ostico e sul cemento australiano ha prevalso il suo gioco su quello dell’azzurro.
Il carrarese era andato vicino a vincerla, recuperando i due set di svantaggio, ma poi non è riuscito a finalizzare nel quinto set. Ad ogni modo, ora si torna a guardare avanti e tra poco sarà al via dell’Atp 250 di Buenos Aires, torneo che si giocherà sulla sua superficie preferita, la terra rossa.
Lorenzo proverà a vincere, ma come lui anche gli altri ci proveranno, in primis Carlos Alcaraz che, dopo aver perso la prima posizione del ranking, proverà subito a riscattarsi in cerca dei primi punti dopo l’infortunio che lo ha costretto a saltare l’importante appuntamento di Melbourne.
Insomma, sarà un test utile per Musetti che di certo, dopo aver raggiunto il suo best ranking in diciottesima posizione, vuole continuare a salire in classifica. Tuttavia, in un’intervista a OA Sport, coach Simone Tartarini ha spiegato quali sono gli obiettivi da centrare prima di pensare al ranking.
Musetti, coach Tartarini ha le idee chiare
Dopo i problemi di salute avuti in Australia, Tartarini sta bene, come ha fatto sapere nell’intervista. Tuttavia, le sue condizioni avrebbero condizionato quantomeno in parte il rendimento di Lorenzo in campo nel match di esordio con Harris. “Ha sicuramente inciso perché ne sono capitate di ogni ed è un vero peccato – le sue parole –. Durante la United Cup non ha giocato contro tennisti fortissimi, ma colpiva la palla davvero bene e le sue sensazioni erano ottime“.
Poi, però, l’infortunio: “Aveva iniziato bene anche la partita con Tiafoe, ma quel problema alla spalla gli ha impedito di esprimersi come poteva. Gli allenamenti prima della partita contro Harris sono stati pochi e a ritmo blando e, come se non bastasse, quello che mi è accaduto…“. Perciò, la speranza è ora quella di stare più tranquilli: “Speriamo di aver esaurito il bonus da questo punto di vista“.
E magari già a partire dai prossimi impegni, a partire da Buenos Aires: “Lorenzo partirà il 9 febbraio con il fisioterapista e alcuni miei collaboratori, io invece sarò lì qualche giorno dopo. Lui giocherà mercoledì 15, quindi avremo modo di prepararci al meglio a una permanenza sudamericana molto lunga“. Dopo l’impegno argentino, Lorenzo si sposterà poi a Rio de Janeiro (20-26 febbraio) e infine a Santiago del Cile (27 febbraio-5 marzo).
Gli obiettivi
Sarà quindi un febbraio tutto “sudamericano” per Musetti che, secondo il coach, deve innanzitutto stare tranquillo e pensare a crescere. “Il nostro lavoro è volto sempre alla crescita del suo tennis per consolidare quello che ha acquisito e continuare nel proprio percorso” ha detto Tartarini.
“In queste due settimane, dopo l’Australia, si è allenato bene – prosegue –, ma talvolta era un po’ nervoso perché non sempre riesce a realizzare le cose che vuole in campo. Deve stare tranquillo perché per esprimere il suo 100% è necessario conservare serenità“.
C’è poi un paragone che sì è calzante con Lorenzo, ma proprio per questo dovrà riuscire a distaccarsene il più possibile a detta di Tartarini: riguarda Denis Shapovalov. “Il paragone ci sta ed è proprio per quello che vorrei evitare che accada – spiega –. Il canadese ha una manualità e uno stile di esecuzione straordinari, ma se andiamo nel concreto non ha mai raggiunto i traguardi che ci si aspettava“.
“Noi stiamo lavorando per mettere nel tennis di Lorenzo quella sostanza necessaria per salire sempre di più di livello” ha infine aggiunto.