Tennis, l’attacco è davvero durissimo: parole al vetriolo del campione. “E’ un fallimento” la sua invettiva
La Coppa Davis è ripartita, con i primi verdetti dei preliminari già stabiliti in questi giorni. L’obiettivo delle 24 nazionali in gara è centrare il pass per la fase a gironi delle Finals che si disputeranno il prossimo settembre. L’Italia, che ha ricevuto una wild card, entrerà in gioco solo in quel turno, insieme al Canada detentore del trofeo, all’Australia seconda nell’ultima edizione disputata ed alla Spagna, in qualità di nazione ospitante della manifestazione.
Una formula, questa, totalmente nuova ed in vigore da qualche anno, voluta dalla Kosmos, la società di Gerard Piqué che ha i diritti del trofeo. Una partnership, quella con l’ITF, che è già arrivata al capolinea, dopo che la società dell’ex difensore del Barcellona non avrebbe pagato i tennisti impegnati a Malaga durante le Finals. Una situazione che andrà per le lunghe, con ricorso al TAS di Losanna.
Di certo c’è che la formula ideata da Kosmos, proprio non è stata gradita dagli stessi atleti. Nicolas Mahut, intervistato da L’Equipe alla vigilia della sfida tra la Francia e l’Ungheria, ci è andato giù duro. “Mai avremmo dovuto trovarci in questa situazione, quattro anni persi” ha detto.
“E’ stata un fallimento l’idea di trasformare in una sorta di Coppa del Mondo la Coppa Davis. Il pubblico non ha risposto, ci ha danneggiato il presidente dell’Itf Haggerty e sono arrabbiato con lui. Vediamo cosa accadrà. Giudicelli, il vice presidente dell’ITF nonché presidente della FFT – ha aggiunto – è cosciente del mio pensiero. Non si è mai messo in discussione sebbene abbia grandi responsabilità su questo fallimento. Sostiene – ha proseguito – di aver compiuto azioni per il bene del tennis ma non sono d’accordo; doveva votare per gli interessi della federazione francese in qualità di presidente. In Francia sulle emittenti principali nemmeno viene trasmessa la Coppa Davis“.
Mahut ha anche una sorta di soluzione da adottare. “Per portare nuovamente al suo splendore la Coppa Davis va trovato un format nuovo. Nel tennis moderno trovare settimane libere è la situazione più complessa, soprattutto dopo la decisione di spalmare i Masters 1000 su due settimane” ha ammesso.
“Se torniamo al passato, con tre su cinque per le gare, molti giocatori darebbero il loro rifiuto. Magari si potrebbe disputare un’edizione su due anni tornando alle gare in casa e trasferta. Il format voluto da Kosmos non avvicina al tennis i giovani” ha sentenziato.
“C’è una grande cultura di questo sport in Francia” ha poi aggiunto, focalizzandosi anche sulla nazionale francese impegnata in questa competizione. “C’è grande senso di appartenenza nella squadra, è fondamentale per noi Ugo Humbert, che ha recuperato dall’infortunio. Non c’è un top 10 e manca uno come Tsonga che era un leader ma molti tennisti stanno scalando la classifica“.
Intanto, polemiche a parte, la Francia è riuscita a staccare il pass per la fase a gironi di settembre. Non è stato semplice per Mahut e compagni con l’Ungheria, ma alla fine hanno centrato l’obiettivo vincendo 3 a 2.
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