L’annuncio che riguarda la famiglia Schumacher è sicuramente qualcosa di improvviso ma anche doloroso. Lo dicono in Germania, dove si nutre molta speranza anche per il futuro del figlio del grande Michael.
La famiglia di Michael Schumacher vive ormai da anni nel più stretto riserbo, tenendo altissimo il grado di privacy attorno alla figura dello storico pilota ex Ferrari, il quale ha subito un gravissimo incidente nel 2013.
Da quando Schumacher è franato durante una sessione di sci sulle Alpi, causandosi un terribile trauma cranico e venendo operato più volte alla testa, la sua famiglia ha scelto di non divulgare informazioni sulle sue reali condizioni di salute, stringendosi attorno a Schumi che non si è più fatto vedere in pubblico.
L’unica attenzione importante è quella rivolta al figlio Mick Schumacher, giovane talento che intende ripercorrere le orme straordinarie del padre. La Ferrari aveva infatti puntato sul classe 1999, sperando che tramite la propria Academy potesse sviluppare le qualità necessarie per esplodere in Formula 1.
Ma dopo l’ultima stagione la Haas, scuderia statunitense di F1, gli ha dato il benservito. Mick Schumacher ripartirà nel 2023 come collaudatore e pilota di riserva della Mercedes, lavorando alle spalle di un certo Lewis Hamilton.
Franz Tost si schiera dalla parte di Mick Schumacher: “Senza di lui la Germania non tiferà in Formula 1”
Mick Schumacher è dunque stato snobbato dai piani alti della Formula 1 e ricomincerà dalla Mercedes, con un ruolo però secondario e marginale. Proprio quando i tifosi tedeschi dello sport a motori stavano cominciando ad appassionarsi alla sua ascesa in questa categoria prestigiosa.
A parlare di questa situazione è stato Franz Tost, manager tedesco e attuale team principal della scuderia AlphaTauri. Un personaggio molto esperto delle quattro ruote, che nell’intervista rilasciata a Auto Bild ha ammesso il suo disappunto per l’accantonamento di Schumacher junior.
“Mick sarebbe potuto diventare il nuovo eroe in Germania. La sua carriera determinerà l’interesse del paese verso la Formula 1, perché Hulkenberg non può farcela da solo. Il pubblico tedesco voleva vedere Michael Schumacher vincere, non pensavano al motore o alla macchina Mercedes, perché sono gli uomini che innescano un boom, come dimostrato da Michael appunto. Un altro esempio è Boris Becker: prima di lui l’interesse per il tennis era riservato più ai cittadini benestanti, ma la situazione è cambiata bruscamente con il suo successo e quelli di Steffi Graf, e all’improvviso tutti i bambini volevano giocare a tennis”.
Tost elogia dunque Schumacher e punzecchia il mondo dello sport tedesco: “Mick poteva quindi diventare il nuovo eroe, ma sfortunatamente adesso è fuori dalla Formula 1, ed è un vero peccato. La Germania è viziata: lo vedi anche nel calcio, e sono convinto che il disinteresse all’ultimo mondiale abbia a che fare con gli scarsi risultati ottenuti dalla nazionale. Se fossero arrivati in finale, mezza Germania avrebbe seguito le partite direttamente in Qatar. Sono certo soltanto di una cosa: le persone hanno bisogno di eroi, di quelli fatti in carne ed ossa, non in metallo”.
Mick Schumacher ha deciso: nessun passo indietro, resta solo in Formula 1
Dopo l’addio doloroso dalla Haas, Mick Schumacher ha ricevuto consigli e proposte di vario genere. In primis l’ipotesi di tornare a gareggiare in categorie automobilistiche minori, dopo aver già pilotato in Formula 2 con la Prema Racing.
Ma il figlio del grande Michael ha preso la sua decisione: vuole restare unicamente in F1, categoria principe dei motori, anche con un ruolo per il momento marginale in Mercedes. Un passo indietro sarebbe una sorta di sconfitta per il giovane pilota tedesco.
