“A giugno mi ritiro”, fulmine a ciel sereno nello sport. I tifosi diranno addio a un campionissimo italiano degli ultimi 20 anni
Dopo una carriera ad alto livello sia a livello di club che di Nazionale, ha annunciato il suo ritiro al termine della stagione un numero uno del Rugby italiano.
Dopo averlo visto all’opera per un periodo così lungo sarà sicuramente strano non poterlo più ammirare in campo. Sergio Parisse ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo al termine di questa stagione. Il rugbista azzurro, di origini argentine, dice basta a 39 anni. Nato il 12 dicembre 1983 a La Plata, Parisse ha iniziato la sua carriera professionale con il Treviso prima di passare al Top 14 francese con lo Stade Français.
L’impatto di Parisse sul campo da rugby è stato immediato ed è diventato rapidamente uno dei migliori giocatori d’Europa. Noto per la sua forte capacità di portare il pallone, per i suoi potenti placcaggi e per le sue eccellenti capacità di gestione, è stato un rugbista molto versatile.
Sergio Parisse annuncia l’addio al rugby giocato: “A giugno mi ritiro”
Ovviamente anche le doti di leadership l’hanno reso un punto fermo della Nazionale, con cui ha giocato per ben 142 partite, indossando 69 volte la fascia da capitano. È stato una figura chiave nelle campagne del Sei Nazioni dell’Italia ed è stato determinante nel guidare la squadra alle vittorie contro Irlanda, Scozia e Francia (che rimangono le uniche gioie raccolte dagli Azzurri nel prestigioso torneo europeo).
Il successo di Parisse sul palcoscenico internazionale gli è valso un ampio consenso anche a livello di critica oltre che di tifoseria e a proposito del Sei Nazioni, nel 2006 è stato nominato MVP del Torneo. È stato inoltre inserito nella Squadra europea di rugby dell’anno per tre stagioni consecutive, dal 2006 al 2008.
Fuori dal campo, Parisse è noto per la sua personalità umile e semplice, che lo rende simpatico ai tifosi e ai compagni di squadra. Anche dal punto di vista della beneficienza è sempre in prima linea con diverse attività, tra cui il coinvolgimento con la Fondazione Umberto Veronesi, che sensibilizza sul cancro e promuove la ricerca in questo campo.
Dopo essere stato un pilastro della Nazionale e del Tolone, Parisse si ferma a 39 anni: i motivi della sua scelta
L’attuale giocatore del Tolone ha dichiarato in un’intervista al sito francese Rugbyrama la sua decisione di lasciare il rugby alla fine della stagione.
“Finirò il prossimo giugno. E questa volta, sono sicuro. So che ci saranno, dopo vent’anni trascorsi nel rugby professionistico, momenti difficili. So che mi mancherà il rugby e adesso sto cercando di prepararmi, proprio per affrontare questo periodo della mia vita nelle migliori condizioni possibili”.
“Non ho rinunciato alla mia carriera internazionale. Penso addirittura di essere ancora nel radar e se l’allenatore mi chiama, sarò felice di rispondere. Fino ad allora, cerco di concentrarmi sulle cose che posso controllare, la mia forma fisica, il mio stile di vita, le mie prestazioni”.
Poi parlando dell’imminente inizio del Sei Nazioni e della sfida tra Italia e Francia, Parisse aggiunge: “La squadra francese è ai miei occhi la grande favorita di questo Torneo. Oggi il team italiano mette in pratica un gioco completo, dinamico e ha alcuni ‘X factor’ interessanti nella sua linea dei tre quarti, a partire da Ange Capuozzo”.