Salta una panchina eccellente, è ufficiale: ha rescisso il contratto. Non c’era più margine per andare avanti con questo progetto
Dopo qualche alto e basso di troppo alla fine le strade di Gennaro Gattuso e del Valencia si dividono. L’ex allenatore di Napoli e Milan ha deciso con la società spagnolo di separarsi immediatamente.
Quattordicesimo posto in classifica, 20 punti in 18 giornate di Liga, delle prospettive leggermente diverse ad inizio stagione e risultati in calo nell’ultimo periodo. Il Valencia non sembra più in grado di riprendersi e anche il mercato di gennaio non ha dato una grande mano. I soldi in questo momento sono una spada di Damocle per la proprietà di Singapore e bisogna fare di necessità virtù.
Anche il tentativo di riscattare Kluivert dalla Roma (per ora solo in prestito fino a giugno) non è andato a buon fine e ha lasciato capire a Gennaro Gattuso che il futuro poteva non essere così roseo. L’ex allenatore del Napoli aveva sposato questa nuova destinazione con grande entusiasmo lo scorso anno, consapevole di non poter navigare nell’oro ma con la forza di chi sa convivere con le difficoltà societarie.
Già in passato, nelle esperienze in Grecia, a Pisa e anche nel Milan, Gattuso aveva dovuto barcamenarsi in acque non del tutto tranquille. Uscirne a testa alta non è sempre stato semplice ma a lui è riuscito piuttosto bene, con la classica testardaggine di chi si è fatto da solo. A Gattuso è risultata fatale la sconfitta contro il Valladolid, un trend negativo in Liga e le poche prospettive per l’avvenire.
A comunicare la separazione con il Valencia è stato lo stesso club attraverso una nota ufficiale sul proprio sito web. Nelle scorse ore era andato in scena un lungo incontro tra l’ex centrocampista rossonero e la presidentessa dei “Pipistrelli“, la singaporiana Layhoon Chan.
Rispetto a quanto avviene in queste circostanze, però, non si è trattato del classico esonero ma di una risoluzione consensuale del contratto. Ancora una volta Gattuso ha dimostrato in queste circostanze di essere diverso dagli altri. Lascia potenzialmente dei soldi sul tavolo per un progetto a cui ormai non crede più. Sa di non poter affrontare questo tipo di discorso e non poter garantire una salvezza tranquilla ai bianconeri spagnoli e quindi toglie il disturbo.
Il suo nome torna ora d’attualità anche per il calcio italiano in vista della prossima stagione. Lo scorso giugno si era vissuta la situazione paradossale a Firenze, dove prima era arrivato l’annuncio con i Viola, poi l’abbandono ad un passo dal via. Divergenze tra Joe Barone, Commisso e il suo agente Jorge Mendes sembrano essere state alla base di tutto.
Per la Serie A del futuro Gattuso potrebbe andare a genio a diverse piazze che sono in cerca di una svolta. A Roma c’è da monitorare la situazione di Mourinho, così come quella di Pioli al Milan (sarebbe un clamoroso ritorno a casa, magari caldeggiato da Maldini). Infine anche la Juventus potrebbe farci un pensierino se le penalizzazioni la costringeranno a rivedere i piani ambiziosi per il 2023/2024.
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