Roger Federer non smette mai di stupire: l’ex campione svizzero diventa un’opera d’arte, la preparazione è spettacolare
Nuova vita per Roger Federer. Lo svizzero da qualche mese ha lasciato il tennis e si sta dedicando alla sua nuova vita. Una svolta complicata per l’ex numero 1 al mondo che si è ritrovato a rinunciare a quella che era stata la sua quotidianità per oltre venti anni.
Salutati i campi di gioco, lo svizzero non ha certo smesso di andare in giro per il mondo, ma si sta godendo in maniera diversa la vita. Tanti gli impegni pubblici a cui ha preso parte negli ultimi mesi ma uno su tutti è tutto da raccontare. Come in campo il suo tennis era una vera e propria opera d’arte, ora è Federer ad essere diventato un’opera da d’arte. L’autore della installazione Burn Shine Fly è l’artista svizzero (di origini italiane) Ugo Rondinone: per preparare l’installazione Federer si è dovuto sottoporre ad una particolare fase preparatoria che è stata raccontata nel trailer del documentario ‘Portrait of a Champion’, che sarà disponibile dal 31 gennaio.
Nel video tocca proprio all’ex campione svizzero raccontare tutto quel che ha dovuto fare per far sì che Rondinone potesse dare sfoggio alla sua arte. Lo sculture ha dato vita a sette sculture che sono ispirate ai trapezisti. Per realizzare una scultura che potesse riprendere alla perfezione il corpo e i lineamenti di Federer.
Federer diventa opera d’arte: che preparazione
Ecco allora che per realizzare la scultura, Roger Federer si è prestato ad una preparazione decisamente particolare, oltre che spettacolare. Il primo passaggio è stato essere appeso al soffitto con l’imbracatura: in questo modo, tutto il corpo è stato ripreso grazie ad uno scanner al alta tecnologica, in 3D in varie posizioni.
La preparazione non è terminata così, perché Federer ha dovuto anche restare diverse ore in uno stampo, in modo da creare una copia esatta del proprio corpo. Stessa cosa anche per il volto: ricoperto di silicone in modo da poter dare vita ad una copia precisa dei lineamenti dell’ex campione svizzero. Un lungo procedimento che ha consentito all’artista di realizzazione l’opera d’arte raffigurante l’ex numero 1 del tennis mondiale. Nel trailer del documentario Federer commenta la sua partecipazione ai preparativi per la realizzazione della scultura.
“Lavorare con un’artista come Ugo è qualcosa di entusiasmante: ti catapulta completamente fuori dalla realtà, in un altro mondo“. Lo svizzero non nega un po’ di difficoltà nel calarsi nella nuova veste: “Magari in questo mondo – ha affermato – non ti trovi completamente a tuo agio. Nell’arte sono nuovo ed ho molto ancora da imparare“. La voglia però non manca tanto che il tennista spiega: “Si tratta di qualcosa che mi entusiasma molto: voglio saperne di più perché sono una persona curiosa“. La sua curiosità lo ha portato a provare questa nuova esperienza in cui si è trasformato, con un lungo lavoro, in una vera e propria opera d’arte. Proprio come è stato per anni il suo tennis: un capolavoro.
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