Rivelazione davvero emozionante e commovente che arriva a diverse settimane dalla scomparsa di Gianluca Vialli, lo storico attaccante ex Juve e Sampdoria sconfitto da un brutto male.
Il 6 gennaio scorso è giunta per tutti gli appassionati di calcio una notizia davvero terribile. Gianluca Vialli si è arreso alla lotta difficile e quasi disperata contro la malattia, il tumore al pancreas che da anni lo accompagnava con spietata continuità.
Vialli è stato per anni simbolo di coraggio e voglia di vivere. Dopo la primissima diagnosi di tumore nel 2017, l’ex attaccante di Juventus e Sampdoria ha voluto intraprendere la battaglia personale, riuscendo anche a lavorare durante i periodi meno dolorosi.
Non a caso Vialli ha fatto parte, come capo delegazione azzurra, dello staff della Nazionale italiana di Roberto Mancini, vincendo di fatto da dirigente accompagnatore gli Europei 2020, disputatisi due anni fa e vinti con la finale di Wembley ai calci di rigore.
Ferri e il retroscena su Vialli: il gruppo Whatsapp dei campioni di Italia ’90
Un vuoto incolmabile quello lasciato da Vialli, per i tifosi che lo hanno acclamato durante tutta la sua carriera, cominciata nella Cremonese, squadra della città natale, e terminata al Chelsea in Inghilterra, dove ha trovato nuova linfa e giovinezza.
Ma soprattutto a piangerlo ancora oggi sono i suoi ex compagni di squadra, quelli che hanno condiviso con Vialli le avventure sul campo e negli spogliatoi. Come i campioni azzurri del Mondiale di Italia ’90. Lo ha rivelato uno di loro, Riccardo Ferri, ex difensore ed attuale dirigente dell’Inter.
Intervistato dal Corriere della Sera, Ferri ha ricordato Vialli portando alla luce un’indiscrezione molto particolare, riguardo gli ultimi giorni della vita dell’ex campione italiano. Ferri ha fatto anche sapere che esiste una chat su Whatsapp denominata “Notti magiche”, in cui si tengono in contatto i 22 calciatori della Nazionale di quel Mondiale incredibile e casalingo.
“Ci sentivamo per gli auguri o quando c’era un evento, anche personale, da ricordare. Luca ha scritto l’ultima volta il 27 novembre per il compleanno del Mancio. Il 22 dicembre, quando c’è stato quello dello zio Bergomi, è rimasto in silenzio e lì abbiamo capito…”. La confessione di Ferri su Vialli è davvero da brividi.
L’ex interista era rimasto molto legato a Vialli: “Sono in ritiro con l’Inter, però il cuore e la mente vanno sempre a Luca. Quel terribile giorno in cui è venuto a mancare ho cercato per di stare lontano dalla televisione senza riuscirci. Ci mancherà, mancherà al calcio italiano. Credo che ci sia molto di Vialli nella vittoria della Nazionale all’Europeo 2021. Rivedendo l’abbraccio forte e spontaneo con Mancini non ho potuto fare a meno di commuovermi. Voleva portare le figlie all’altare, ma sono certo che alle sue ragazze avrà lasciato in eredità grandi insegnamenti. Non è vero che la morte è uguale per tutti. A me resteranno il suo sorriso e un pezzo di vita che non tornerà più”.
Vialli e l’avventura della Nazionale ad Italia ’90
Gianluca Vialli ha dato molto anche alla Nazionale italiana durante la sua sfavillante carriera. Oltre ad essere dirigente federale negli ultimi anni, è stato anche numero 9 dell’Italia per diverso tempo.
59 presenze e 16 reti recita il suo score in azzurro, che attualmente lo pone come il sedicesimo miglior marcatore della storia della Nazionale. L’attaccante fece parte della rosa italiana nel Mondiale casalingo del 1990, al fianco di altri campionissimi del nostro calcio come Zenga, Bergomi, Baresi, Maldini, Ancelotti, Baggio e Mancini.
L’Italia nel torneo iridato del ’90 fece un percorso netto sino alla semifinale maledetta con l’Argentina di Maradona, che sconfisse gli azzurri del c.t. Vicini ai rigori, per poi consolarsi con la finalina vinta contro l’Inghilterra.