Lutto in Serie A, ha accusato un malore all’improvviso: era amatissimo. Se ne va un pezzo della storia del nostro calcio
Il movimento italiano perde uno degli interpreti che ha reso celebre lo sport più amato anche nel nostro Paese. all’età di 69 anni se n’è andato il grande Vito Chimenti, passato alla storia per la “bicicletta”.
Prima di Denilson, di Neymar, di Douglas Costa e di tanti altri, fu lui a introdurre nel calcio la cosiddetta “biciletta“. Il dribbling funambolico era diventato il suo marchio di fabbrica e l’ha reso famoso nel calcio italiano degli anni ’70. Vito Chimenti, 69 anni, si è spento nelle scorse ore a causa di un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo.
Poco prima della gara del Pomarico, squadra di eccellenza della Basilicata, di cui Chimenti era allenatore delle giovanili. Il match contro il Real Senise per lui non è mai iniziato, visto che gli operatori del 118 hanno provato in tutti i modi a soccorrerlo e a rianimarlo, purtroppo senza successo.
L’ex attaccante di una Serie A che mostrava un fascino sicuramente diverso rispetto a quella attuale, è deceduto proprio negli spogliatori del campo sportivo del Pomarico, in provincia di Matera.
Vito Chimenti era nato a Bari nel ’53, iniziando la propria carriera professionistica nel Matera, passando poi fugacemente alla Lazio di Chinaglia e al Lecco. Tra Serie A, B e C ha indossato le maglie di Pistoiese, Catanzaro, Palermo, Taranto e Salernitana. Soprattutto con i rosanero ha mostrato il suo lato tecnico migliore, mettendo a segno ben 29 gol in 74 partite di campionato.
Da allenatore era entrato a far parte dello staff tecnico di squadre come Salernitana, Foggia, Messina, Matera, Lanciano, Rimini e Virtus Casarano.
Indimenticabili appunto i suoi anni trascorsi a Palermo, dove riuscì anche nell’impresa di segnare un gran gol alla Juve in Coppa Italia, facendo esplodere di gioia i propri tifosi.
Il club rosanero lo ha voluto ricordare con un sentito messaggio del presidente Dario Mirri.
“Se ne va un amico del Palermo e un mio amico. Un animo gentile che ha sempre rappresentato l’amore per questa maglia. Non a caso qualche anno fa abbiamo voluto omaggiarlo con un’opera d’arte al Palermo Museum. Resterà sempre con noi, come il ricordo della sua bicicletta, ormai parte della storia”.
Tra l’altro Vito Chimenti era lo zio di Antonio, portiere che ha vestito in Serie A la maglia di Lecce, Roma e Juventus, tra le altre. Tutto il mondo del calcio nel corso delle ultime 24 ore ha voluto ricordare attraverso i social il caro padre della “bicicletta”, mandando messaggi di cordoglio alla sua splendida famiglia e portando sempre avanti il suo ricordo indelebile. Chimenti figlio di uno sport che oggi non esiste più.
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