Novak Djokovic si appresta a vivere la finale degli Australian Open, il giornalista entusiasta: “Mai visto niente del genere”
E’ un Novak Djokovic in forma smagliante quello che si è arrampicato fino alla vittoria degli Australian Open. Un percorso netto quello del serbo, soltanto un set lasciato agli avversari.
Un tabellone certamente agevole per l’ex numero 1 al mondo (ora potrebbe riprendersi lo scettro) che non ha tremato neanche quando il livello si è alzato. A dimostrarlo il quarto di finale contro Rublev: il russo è stato letteralmente spazzato via dalla potenza di Djokovic. Un match che racconta molto di quanto il serbo sia in forma a Melbourne e confermato anche nella finalissima con Tsitsipas, sconfitto in appena tre set. Un successo che quindi gli permette di raggiungere Nadal come numero di Slam vinti, scrivendo ancora di più la storia del tennis.
Questo record ma non solo: Djokovic si è preso anche il numero 1 del ranking, oltre che una rivincita personale. E’ ormai noto a tutti quanto accaduto nel 2022 agli Australian Open. Il serbo costretto a rinunciare all’Happy Slam a causa del suo stato vaccinale per il Covid con polemiche annesse e bannato dall’Australia per tre anni. Un divieto eliminato questo autunno così che Djokovic potesse essere presente all’edizione 2023 di uno dei quattro tornei più importanti del circuito. Esserci per vincere, come la carriera del serbo sta lì a testimoniare, tanto che già alla vigilia della finale il giornalista azzardava: “Mai visto niente di simile“.
E’ il noto giornalista Jon Wertheim a parlare di Novak Djokovic durante il podcast ‘Inside-In’ su Tennis Channel. Il cronista analizza la prestazione del serbo a Melbourne e non riesce a trattenere la sua ammirazione per il ventuno volte vincitore di un Slam. Le sue prasi non lasciano dubbi alle interpretazioni: “Sinceramente, non ho mai visto niente del genere – le sue parole –. Non faccio riferimento soltanto al tennis, ma a tutto lo sport. Novak Djokovic sta giocando un tennis formidabile in questi Australian Open: non so se abbia mai giocato così bene“.
Un giudizio entusiasta ma anche di incredulità perché, forse occorre ricordarlo, si parla comunque di un giocatore di 35 anni che è nella fase finale della sua carriera. “Il fatto che abbia 35 anni – sottolinea lo stesso Wertheim – rende tutto più incredibile. E’ nella fase finale della sua carriera, ma ha battuto Andrey Rublev, il numero 5 del seeding, come se fosse un junior“. Una dimostrazione di forza che già alla vigilia lasciava poche speranze a Tsitsipas in vista della finale dello Slam, tanto che lo stesso giornalista ammetteva: “Non credo si possa immaginare qualcosa di diverso dalla vittoria di Djokovic a Melbourne“. E così è stato, con Djokovic che ha ancora una volta dimostrato a tutti il suo immenso valore portandosi a casa tutto quello che era in palio: decimo titolo degli Australian Open, prima posizione del ranking Atp, 22 titoli Slam come Nadal e una grande rivincita personale dopo ciò che ha vissuto l’anno scorso. E a 35 anni non è ancora finita qui…
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