Le ultime scelte effettuate dalla Ferrari e dai suoi dirigenti aprono le porte a scenari molto diversi dal recente passato. Una sorta di rivoluzione che coinvolgerà anche la Rossa.
La Ferrari attende ancora l’anno della rinascita. La scuderia di Maranello non vince un mondiale costruttori dal lontano 2008, quando i piloti erano Kimi Raikkonen e Felipe Massa ed alla guida tecnica della Rossa vi era Stefano Domenicali.
Nell’ultima stagione automobilistica la Ferrari ha per diverse settimane dominato la classifica di Formula 1 grazie alle ottime prove di Charles Leclerc. Ma tra cambiamenti di regolamento, errori di strategia e sfortuna il pilota monegasco ha perso terreno, facendosi rimontare e surclassare dalla Red Bull di Max Verstappen.
Il 2023 potrebbe essere l’anno giusto. O almeno è ciò che spera la Ferrari dopo aver scelto di ripartire da un personaggio esperto e molto stimato. Il francese Frederic Vasseur, nuovo team principal della Rossa, ingaggiato per rimpiazzare il deludente Mattia Binotto, reo secondo tifosi e addetti ai lavori di aver toppato nelle strategie di gara troppo spesso.
Dopo l’incarico pluriennale da amministratore delegato e tecnico della Sauber/Alfa Romeo, il francese Frederic Vasseur ha scelto di accettare l’importante chiamata della Ferrari come team principal, ovvero manager a 360 gradi che si occuperà sia della parte tecnica che di quella sportiva.
Nonostante il nome ed il profilo manageriale di Vasseur sia molto conosciuto e stimato dagli appassionati di F1, diversi tifosi della Ferrari hanno avuto subito dubbi sul suo ingaggio. Non tanto per le qualità professionali, bensì per gli altri impegni lavorativi che ricopre il francese.
Il principale di questi impegni extra-Ferrari era la gestione della Spark Racing Technology, l’azienda da lui fondata nata nel 2012 fornitrice dei telai della Formula E. Ma è giunta una decisione rivoluzionaria da parte del nuovo team principal.
Vassuer si dedicherà totalmente sul suo impegno alla Ferrari, abbandonando a livello operativo le sue altre attività, a cominciare proprio dalla Spark di cui era presiedeva il consiglio di amministrazione. Nell’incontro con la stampa estera specializzata che si è tenuto nei giorni scorsi a Maranello, Vasseur ha infatti assicurato di aver rinunciato ai compiti operativi nella sua azienda, pur mantenendone una quota azionaria.
“Quello in Ferrari non può essere un lavoro da svolgere part-time“ – ha assicurato Frederic Vasseur nelle scorse ore. Un impegno totalmente diverso da ciò che effettuava ai tempi della Sauber, quando si dedicava con meno frequenza alla scuderia svizzera.
La Ferrari è dunque convintissima della scelta fatta con Vasseur, personaggio d’esperienza su cui John Elkann ha voluto puntare per un motivo specifico: la vicinanza con il pilota numero uno Charles Leclerc.
Vasseur e Leclerc, oltre ad essere praticamente connazionali, condividono il rapporto di amicizia e collaborazione con Nicolas Todt, che da tempo è agente e responsabile dello stesso pilota monegasco.
Todt, figlio del grande Jean ex team principal Ferrari, è allo stesso tempo socio in affari di Vasseur, con cui ha fondato la scuderia ART GP, che milita nelle categorie automobilistiche minori.
Sinner, l'incredibile racconto ha lasciato tutti a bocca aperta: non lo fa nessuno, lui è…
Il Mondiale di Formula 1 mette i sigilli ad Abu Dhabi e un nome storico…
Jose Mourinho ha parlato del suo rapporto con la Roma e del legame viscerale che…
Tennis, gli shorts da bollino rosso avvolgono le sue curve esplosive in maniera impeccabile: un…
Jannik Sinner continua nella sua ascesa incredibile nel tennis che conta, togliendosi anche una soddisfazione…
Novak Djokovic è ancora il tennista numero uno al mondo ma c'è la sensazione che…