È arrivato l’esito degli accertamenti clinici per Rafa Nadal, uscito sconfitto dal match con Mackenzie McDonald.
È stata un’edizione dell’Australian Open caratterizzata da tante sorprese, con le sconfitte di tante teste di serie nei primi turni del torneo, compresa l’eliminazione eccellente di Rafa Nadal.
Per lo spagnolo è l’ennesima sconfitta di questo inizio di stagione, dove ha faticato non poco a ritrovare quella confidenza necessaria per esprimersi al meglio. E come se non bastasse, nel match con Mackenzie McDonald è arrivato anche l’ennesimo infortunio della sua carriera.
Il maiorchino non ha voluto ritirarsi e ci ha provato fino all’ultimo, tanto che, dopo il doppio 6-4 dei primi due parziali, nel terzo ha fatto sudare l’avversario sfiorando il tie break. Alla fine è stato l’americano ad imporsi, ma ciò che più importava a Rafa e ai suoi tifosi era che l’infortunio non fosse troppo grave. Tuttavia, gli accertamenti clinici ai quali si è sottoposto all’indomani della sconfitta non hanno dato buone notizie.
Rafa Nadal, che batosta
In particolare, la risonanza magnetica ha evidenziato una lesione di secondo grado dell’ileopsoas, muscolo che si trova nella zona del femore. Dunque, adesso Nadal dovrà restare fermo tra le sei e le otto settimane. A darne notizia è stato lo stesso 22 volte campione Slam con un post su Twitter.
“Buonasera. Ho effettuato le visite mediche dopo la sconfitta di ieri – si legge –. La risonanza magnetica mostra una lesione di secondo grado nell’ileopsoas della gamba sinistra. Adesso, mi aspettano riposo e fisioterapia. Il tempo di recupero normale è da 6 a 8 settimane“.
Insomma, non una buona notizia per Rafa che ora dovrà stare a riposo e sottoporsi a cicli di fisioterapia per recuperare la miglior condizione possibile. Un peccato per lui che avrebbe voluto arrivare fino in fondo all’Australian Open per difendere il titolo conquistato l’anno scorso. Inoltre, questo stop comporterà l’esclusione forzata dagli impegni successivi allo Slam di Melbourne. Probabile a questo punto che dovrà rinunciare all’Atp 500 di Dubai e anche Indian Wells. Più speranze, seppur flebili, per quanto riguarda la sua partecipazione all’altro Masters 1000 di Miami, in programma dal 22 marzo al 2 aprile.
Ad ogni modo, l’infortunio non dovrebbe compromettere la sua presenza al via della stagione sulla terra rossa che si aprirà la prima settimana di aprile. Per lui, quindi, ci sono tutte le possibilità di poter disputare i 1000 di Montecarlo, Madrid e Roma che gli daranno modo di prepararsi per il Roland Garros, dove andrà a caccia del suo 15° titolo parigino.
Australian Open, ci siamo
Nonostante tutte le eliminazioni eccellenti, alla fine a giocarsi il titolo dell’Australian Open saranno due tra i migliori giocatori in circolazione che, passo dopo passo, si sono guadagnati l’accesso alla finale. Stiamo parlando di Novak Djokovic e Stefanos Tsitsipas.
Il serbo è alla sua decima finale di Melbourne e 33esima in un torneo del Grande Slam, mentre il greco è alla sua seconda finale di uno Slam dopo quella del Roland Garros 2021. Chi vince non solo si aggiudicherà il titolo, ma anche la prima posizione del ranking Atp.