La facilità con cui Novak Djokovic ha superato De Minaur ha scatenato molte speculazioni sul suo infortunio al ginocchio con una velata polemica con i giornalisti australiani
É un rapporto controverso che si appoggia su equilibri estremamente delicati quello tra l’Australian Open e Novak Djokovic. Tutto quello che è accaduto lo scorso anno ha lasciato inevitabili strascichi nei rapporti tra il tennista e il pubblico di Melbourne ma soprattutto con i giornalisti australiani che non perdono occasione per creare occasioni di polemica.
Inevitabilmente anche la conferenza stampa del dopo gara con De Minaur, strapazzato in tre set nel corso dei quali Djokovic ha concesso solo cinque game, si è trasformata in un divertente botta e risposta che ha visto il tennista serbo rispondere colpo su colpo ad alcune provocazione.
Il Djoker ha cercato di farlo con toni sfumati e con il sorriso. Ma senza concedere alcuno spazio alle illazioni di alcuni opinionisti che avevano definito il suo infortunio al tendine del ginocchio, cui l’ex numero #1 del mondo ha fatto riferimento più volte negli ultimi giorni, sarebbe “phony”. Ovvero fasullo.
Novak Djokovic e il ginocchio traballante
Novak Djokovic ha parlato dei suoi problemi al ginocchio anche dopo la netta vittoria su De Minaur: “Se devo analizzare la situazione devo dire che le sensazioni che il mio ginocchio mi dava prima di questa partita non mi dava troppe speranze. Ero convinto che non avrei retto fino alla fine del torneo e che difficilmente sarei arrivato fino in fondo. Ora sono appena un pochino più ottimista. Ma per una volta ammetto di aver preso qualche antinfiammatorio e di avere sfruttato diversi trattamenti. Fisioterapia, macchine e altro”.
Le domande polemiche dei media australiani
Dichiarazioni che non potevano non scatenare l’interesse e la curiosità dei giornalisti australiani. Che in più occasioni avevano definito “paradossale” il fatto che un giocatore che aveva sempre fatto vanto di non avere mai assunto medicinali, e in considerazione di questo di avere rifiutato l’idea del vaccino contro il covid, avesse improvvisamente cambiato la sua posizione sui trattamenti farmacologici per curare l’infortunio al tendine del ginocchio.
Un paio di opinionisti australiani avevano pizzicato Djokovic definendo senza mezzi termini il suo infortunio al ginocchio uno stratagemma per conquistare la simpatia del pubblico. De Minaur nel corso della sua conferenza stampa aveva rincarato la dose: “A me sembra che si stesse muovendo abbastanza bene, quindi … non lo so. I casi sono due: o sono davvero scarso io o lui è estremamente in forma”.
“…e poi quello falso sarei io”
Djokovic ha scelto i giornalisti serbi per parlare in modo più personale e diretto di questa polemica: “Chi mi segue sempre, e non ogni tanto se gioco contro un tennista di casa loro, sa che mi sono impegnato al massimo per restare in piedi in questo torneo. Gli infortunati sono già tornati a casa – ha detto con un evidente riferimento a Nadal e Alcaraz – io sono qui. E cerco di starci”.
A un cronista connazionale che gli chiedeva se questa diffidenza gli desse fastidio, Djokovic ha risposto in modo molto secco: “Chi ha i dubbi se li terrà. La cosa non mi riguarda. Li lascio ai loro dubbi. Però lasciatemi dire che qui solo le mie ferite e i miei infortuni sono in discussione. Se gli altri si fanno male sono delle vittime. e mi faccio male io sto fingendo. È curioso. Il falso sarei io? Non credo proprio. E comunque non credo di dover dimostrare nulla a nessuno. Li lascio alle illazioni. I loro dubbi mi danno motivazione e forza”.
Tuttavia Djokovic, molto irritato, poco prima di alzarsi e lasciare la conferenza stampa è sbottato e in serbo ha detto… “forse è il caso che porti i referti delle mie risonanze magnetiche”.