Uno dei video più virali del momento riguarda ancora una volta Novak Djokovic, ormai marcato strettissimo dagli spettatori in qualsiasi partita
Novak Djokovic ha un rapporto non semplicissimo con gli appassionati di tennis e i tifosi che affollano le arene dei principali tornei del mondo. Una delle grandi preoccupazioni del tennista serbo era come la gente di Melbourne l’avrebbe accolto dopo quanto era accaduto lo scorso anno agli Australian Open.
La vittoria di Adelaide aveva contribuito a riportare su un piano decisamente più normale il rapporto tra Djokovic e il pubblico australiano. Che tuttavia attendeva al varco il serbo, pronto anche a penalizzare qualsiasi atteggiamento controverso o sbagliato.
Le provocazioni non sono mancate. Negli incontri della prima settimana dell’Australian Open ci sono stati diversi haters. Pare che far saltare i nervi all’ex numero #1 del mondo sia diventato una sorta di passatempo. Perché Djokovic perde le staffe facilmente: e perché anche alcuni spettatori sono a caccia del loro quarto d’ora di popolarità social.
Novak Djokovic, tra haters e tifo
In realtà Djokovic ha anche saputo giocare con questo ruolo controverso. Quando la settimana scorsa un tifoso aveva cercato di innervosirlo prima del servizio, da una delle tribune si è alzato possente un urlo: “Shut the f*** up…”. Letteralmente “chiudi quella c**** di bocca”. Risate del pubblico.
Soprattutto dopo che Djokovic, sorridendo a sua volta, ha ringraziato l’alleato dagli spalti con un eloquente “thank you!” pronunciato ad altissima voce.
Message in a bottle
Tuttavia qualche incidente diplomatico per Djokovic c’è stato. Un video in modo particolare che gira in modo virale da mercoledì, soprattutto su Tik Tok. Nel primo turno dell’Australian Open un tifoso armato di telefonino ha ripreso una scena che ovviamente non poteva che diventare virale.
La partita è quella del secondo turno contro il francese Enzo Couacaud che poi Nole conquisterà in quatto set. Sotto gli occhi di 14mila persone e in diretta televisiva al tifoso non è sfuggita una scena bizzarra. Dal clan di Djokovic uno dei suoi più stretti collaboratori prepara una delle famose borracce che già lo scorso anno erano diventate oggetto di attenzione virale e di video sui social. Qui la scena è ancora più divertente. Perché quella in quella borraccia non c’è solo acqua. O potassio. Non si tratta insomma di uno dei soliti integratori che Djokovic beve avidamente nelle pause di gioco. Ma… di un messaggio.
Un vero e proprio message in a bottle che finisce dall’angolo di Nole nelle mani del supervisore del tour ATP Gerry Armstrong che, chiedendo il permesso all’arbitro, la porta al tennista attraversando il campo.
Cosa dice il regolamento
Djokovic si vede recapitare la bottiglia. La apre e dentro c’è un appunto che legge con un cenno di intesa ai suoi collaboratori. Forse un consiglio del suo tecnico. Il video, accompagnato dal famosissimo tema musicale del film “Mission Impossible” ha spopolato totalizzando in poche ore quasi tre milioni di visualizzazioni. Ed è diventato virale su tutti i social.
Come noto le nuove regole per gli allenatori agli Australian Open consentono un appoggio verbale in campo, solo se giocatori e allenatori si trovano dalla stessa parte del campo. Segnali e gesti sono consentiti se i giocatori si trovano dall’altra parte del campo. Ma nessuno fino a quello momento ha fatto chiarezza su eventuali pizzini recapitati all’interno di borracce piene o meno di acqua.
A novembre, il fisioterapista di Djokovic Ulises Badio era stato filmato mentre preparava un misterioso beverone. Mentre altri membri dell’entourage del giocatore si spostavano per bloccare la visuale sulle riprese dal telefonino di uno spettatore. In seguito Djokovic, stuzzicato dai giornalisti rispose sorridendo che non poteva svelare la composizione della sua posizione magica.
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