Vittoria in due set in una gara a senso unico per Elena Rybakina, sempre più protagonista dell’Australian Open dopo la sfida a senso unico contro Jelena Ostapenko
Jelena Ostapenko, testa di serie #17, tennista scorbutica e caratterialmente tosta, veniva considerata un test estremamente insidioso per Elena Rybakina. Inferiore in classifica WTA e nel seeding del tabellone femminile. Ma solidissima dopo il rush di vittorie della prima settimana e reduce da una straordinaria vittoria sulla testa di serie #1 Swiatek.
Ma la resistenza di Jelena Ostapenko si è sciolta come neve al sole di fronte alla potenza della tennista kazaka, capace di rispondere colpo su colpo alla sua avversaria anche quando la partita si è fatta nervosa, costringendo la campionessa di Wimbledon a reagire annullando la bellezza di quattro palle break.
Davvero un buon match quello della Rybakina, per nulla infastidita anche da un programma leggermente più lungo e imprevisto a causa di un acquazzone che ha costretto gli organizzatori a chiudere il tetto della Rod Laver Arena. Punteggio finale 6-2 6-4 in 1.21’ di match.
Australian Open, Rybakina in semifinale
Rybakina, nata a Mosca ma con passaporto kazako dal 2018, è sembrata brillante fin dall’inizio del match. Freddissima in avvio, brava a strappare subito il servizio sfruttando la prima palla break concessa dalla Ostapenko nel primo game. Brava poi ad accelerare conquistando tre game consecutivi e conquistando un secondo break estremamente pesante per portarsi sul 4-1. Qui uno dei nodi cruciali del match.
La prima reazione di Ostapenko, magari nervosa ma intensa, si concretizza in due opportunità di break point. Rybakina in pieno controllo le annulla entrambe e riprende a macinare il suo gioco.
“Brava a gestire le mie emozioni”
Sceneggiatura simile, appena un pochino più incerta, quella del secondo set. Ostapenko sembra reagire: strappa il servizio alla sua avversaria per portarsi sullo 0-2. Ma è un fuoco di paglia. Immediata reazione della Rybakina che ottiene un contro-break annulla ben quattro palle break nel quarto game della seconda partita per pareggiare, e da qui in poi si limita ad amministrare il suo vantaggio. Forte di una prima palla di servizio a tratti dominante. Al terzo match point Rybakina chiude con un eloquentissimo ace.
“Sono davvero molto felice di essere in semifinale qui per la prima volta – ha detto la tennista kazaka – è stato un match difficile, nervoso. Sono consapevole di avere giocato bene, anche se non è stato il mio miglior match. Ma sono molto contenta di aver gestito bene le mie emozioni”.
Tra Ostapenko e Rybakina c’era stata qualche tensione nei due precedenti, vinti in entrambi i casi in due soli set dalla lettone. Ma la prestazione della kazaka è stata davvero molto consistente e garantisce alla 23enne, tre trofei in carriera, una vittoria che potrebbe dare ulteriore continuità a quella che è stata la miglior stagione della sua vita. Quella dello scorso anno con una inattesa e brillantissima vittoria a Wimbledon.
L’altra semifinalista
Dopo la vittoria di Rybakina, è arrivata anche quella di Victoria Azarenka, a cui son bastati due set per aggiudicarsi l’incontro con Jessica Pegula, numero tre del ranking Wta. Anche in quest’occasione, il match è stato a senso unico, con la ex numero uno che non ha avuto particolari difficoltà contro la statunitense, con quest’ultima che non è mai parsa in grado di poter ribaltare l’inerzia della partita. La prima semifinale dell’Australian Open femminile vedrà quindi affrontarsi la kazaka e la bielorussa, già vincitrice a Melbourne nel 2012 e nel 2013.