Fa ancora commuovere il ricordo di Sinisa Mihajlovic e la sua battaglia coraggiosa contro la malattia. A parlare stavolta sono i figli maschi dell’allenatore e le promesse al compianto papà.
E’ già passato più di un mese da quando Sinisa Mihajlovic ci ha lasciati. Una perdita enorme per il calcio internazionale, ma soprattutto quello italiano dove il serbo era divenuto una vera e propria stella.
L’ex allenatore dei Bologna e di altre numerosissime squadre di Serie A si è dovuto arrendere alla tremenda leucemia. Una malattia del sangue con cui combatteva dal 2019 e che inizialmente sembrava aver sconfitto in maniera onorevole.
Mihajlovic rimarrà per sempre nel cuore dei tifosi e degli sportivi come un vero e proprio leone. Chi lo conosceva bene infatti lo descriveva come un uomo impavido, senza timori reverenziali e pronto ad affrontare a testa alta qualsiasi difficoltà. Anche di fronte ad un male così tremendo.
Miroslav e Dusan Mihajlovic, il ricordo di papà Sinisa e la promessa da mantenere
Si è spesso parlato della famiglia numerosa di Sinisa Mihajlovic e delle grandi eredità che il serbo lascia su questa terra. Sei figli (di cui uno riconosciuto solo successivamente) e la moglie Arianna che ha commosso tutti con i ricordi più dolci del suo grande amore.
A parlare, dalle pagine del Corriere dello Sport, sono stati stavolta i due figli maschi Miroslav e Dusan Mihajlovic. In vista di Lazio-Bologna di Coppa Italia, i giovani eredi dell’ex allenatore si ritroveranno di fronte ai ricordi più dolci.
Lazio e Bologna infatti sono state due squadre nel cuore di Sinisa. Quello biancoceleste è il club che ha lanciato Mihajlovic a grandissimi livelli e lo ha fatto diventare un simbolo del tifo, quella emiliano invece è la squadra che ha guidato quasi fino all’ultimo e che lo ha considerato un uomo del popolo.
Miroslav e Dusan hanno parlato così della sfida: “Ci aspetta una notte speciale, vivremo le emozioni dell’Olimpico tutto per papà, laziali e bolognesi insieme, ma anche il dolore di non averlo più accanto a noi. Stiamo provando ad abituarci, ma non è facile. Noi amiamo queste due squadre, ma la Lazio per noi ha qualcosa in più, speriamo che a Bologna non si arrabbino perché la città e la sua gente ci resteranno nel cuore per sempre”.
In particolare Miroslav, tifoso laziale e appassionato di calcio, ha lanciato una promessa: “Voglio iscrivermi subito al corso allenatori per realizzare un desiderio che papà non è riuscito a celebrare: alzare un trofeo in panchina”.
Gli ultimi ricordi di Mihajlovic prima della scomparsa improvvisa
Come risaputo Sinisa Mihajlovic combatteva per la recidiva di una brutta malattia. Ma si sentiva sempre forte e coraggioso, anche nei giorni prima di aggravarsi. Lo ricordano così i figli Dusan e Miroslav.
“Disse a tutti che era felice e si sentiva molto bene. Chiamò un sacco di amici, forse quasi tutti quelli più legati a lui. Ma ci colpirono due chiamate: una a Conte e una a Guardiola, papà stava programmando i suoi viaggi di aggiornamento professionale sui campi del City e del Tottenham. Non so se era un modo per farsi coraggio oppure se era, come ci hanno detto, una specie di canto del cigno, fatto sta che ci sembrava davvero il solito leone”.