Alla vigilia dell’Australian Open, Kyrgios ha lanciato un messaggio importante a tutti rivali: per lui sarà una sensazione nuovissima.
Per un campionissimo che ritorna, purtroppo uno che si assenta. All’inseguimento del decimo titolo all’Australian Open, che parte lunedì 16 gennaio all’1:00 di notte italiana, Novak Djokovic non si troverà infatti di fronte Carlos Alcaraz, il numero 1 del mondo e simbolo nel nuovo che avanza (e cerca di soppiantare ai vertici proprio il serbo e Rafael Nadal).
Nonostante questo, la concorrenza non mancherà di certo per il trentacinquenne di Belgrado, che è stato sorteggiato nella parte bassa del tabellone, in rotta di collisione con la testa di serie numero 2 Casper Ruud in semifinale, ma ancora prima con la numero 5 Andrey Rublev.
Ciò non vuol dire, però, che queste possano essere le uniche insidie nella sua metà di tabellone. Nei quarti di finale, d’altronde – potenzialmente – il numero 5 del mondo potrebbe ritrovarsi di fronte, in alternativa, due avversari durissimi quali il danese Holger Rune, ma anche il beniamino di casa e finalista di Wimbledon Nick Kyrgios.
E proprio l’australiano ha voluto lanciare un avvertimento a tutta la concorrenza, in vista del primo Slam dell’anno, di scena a Melbourne Park. Nell’intervista a The Age, il tennista classe 1995 ha parlato dunque di una situazione nuova per lui, ma anche della voglia di non porsi alcun limite.
A causa di qualche problema fisico, la stagione del numero 19 del seeding inizierà proprio all’Australian Open, che l’anno scorso ebbe l’onore invece di vincere in doppio, con l’amico e connazionale Thanasi Kokkinakis. Ora, però, la condizione fisica – dopo aver saltato anche la United Cup – sembra di nuovo ottimale, ha confessato Kyrgios.
Reduce probabilmente da quella che è la miglior stagione della sua carriera, il ragazzo di Canberra non si è certo nascosto alla vigilia dell’Happy Slam. “Penso di entrare in questo torneo con una sensazione diversa intorno a me. Sono uno dei favoriti. Normalmente sono il perdente di turno, – ha detto Kyrgios – ma dopo l’anno che ho avuto, sono uno dei favoriti, quindi è qualcosa di nuovo per me“.
“Questa è la prima volta che raggiungo un Grande Slam e sento davvero di essere uno degli uomini che può portare a casa il trofeo. Quando scendo in campo, normalmente mi sento come se non avessi niente da perdere e sto cercando di dare spettacolo, ma questa volta devo trovare un equilibrio“.
Una situazione che, come ha detto onestamente, può anche aumentare il carico delle aspettative che il pubblico nutre verso di lui, a maggior ragione dopo aver visto i miglioramenti, a livello di atteggiamento prima che tecnici, da parte dell’ex “bad boy”. “Non credo che ci sia nessun altro giocatore, specialmente in Australia, che sia sotto i riflettori della stampa quanto me: è una battaglia quotidiana, – ha affermato – qualcosa che è presente ogni giorno”.
“Cerco di accettarlo e usarlo come un privilegio, ma è molto difficile. È passato molto tempo dall’ultima volta che un australiano ha vinto il torneo, quindi spero che tutti noi troveremo un modo per affrontarlo“. Per la precisione, infatti, sono passati 47 anni da quando – nel 1976 – Mark Edmondson batté John Newcombe in una finale tutta australiana. Per Kyrgios, l’impresa sarebbe davvero incredibile. Guai, però, a parlare di “impossibile” dopo quanto visto a Wimbledon.
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