La fuoriclasse giapponese Naomi Osaka sarebbe sul punto di considerare una decisione davvero sorprendente
Gli ultimi risultati parlano chiaro. L’unica vittoria degli ultimi mesi è nella sua Tokyo, grazie al ritiro della sua avversaria, l’australiana Saville, dopo il primo set. Era il primo turno del torneo giapponese, settembre.
Per il resto un disastro. Fuori al primo turno allo US Open. Ma anche a Cincinnati e Toronto. Un bilancio stagionale disastroso nel quale l’unico acuto è la semifinale di Melbourne persa per ritiro con la Kudermetova e la finale di Miami, persa in due set da Iga Swiatek forse in quel momento ingiocabile ancora più che imbattibile.
Il percorso di Naomi Osaka è in costante e continua flessione ormai da tempo. La sua ultima vittoria di pregio è l’Australian Open del 2021. Da lì tantissime difficoltà, anche emotive, a gestire la pressione di una popolarità che l’ha portata ad accendere la fiamma olimpica di Tokyo. Ma anche a prendere ampie pause dall’agonismo per preservare la sua tranquillità.
Naomi Osaka, via dall’Australian Open
La decisione di Naomi Osaka di ritirarsi dall’Australian Open più che improvvisa sembra essere immotivata. Nel senso che la tennista giapponese non ha rilasciato dichiarazioni chiare circa i motivi che l’hanno spinta a chiamarsi fuori dal primo slam stagionale. Non c’è un infortunio. Non ci sono dichiarazioni. Evidentemente Osaka non si sente nelle condizioni fisiche e competitive di affrontare uno Slam.
E questo secondo molti sarebbe un chiaro segnale verso quella che potrebbe essere una decisione assolutamente clamorosa da parte della tennista nipponica. Il ritiro dalla scena agonistica a soli 25 anni con quattro trofei slam in carriera.
Il parere del suo biografo
A parlarne è una voce autorevole. Si tratta di Ben Rothenberg giornalista estremamente noto e qualificato nel mondo del tennis considerato il vero e proprio biografo della Osaka, autore di una pubblicazione che dovrebbe uscire nei prossimi mesi e che riguarda proprio il difficile ritratto di una campionessa potenzialmente straordinaria. Ma spesso in forte crisi con tutto quello che l’attività agonistica comporta in termini di stress e di esposizione mediatica.
Ben Rothenberg dice… “Si tratta di un passo indietro significativo dal mondo del tennis e temo che Naomi stia mantenendo un basso profilo con la precisa intenzione di chiamarsi fuori dall’agonismo forse già entro la fine della stagione”.
Un ritiro a tempo indeterminato? Forse no: “Non credo che in questo momento Naomi Osaka userebbe la parola ritiro per definire la fine a tempo indeterminato della sua carriera. Ma credo che voglia prendere un lungo periodo di pausa. Senza fare notizia perché lei stessa sa che una decisione così clamorosa porterebbe conseguenze davvero serie in termini mediatiche in Giappone e non solo”.
In bilico sul ritiro
In questo momento Naomi Osaka è scivolata alla #47 del tennis WTA e non gioca una partita ufficiale da settembre dopo essersi ritirata durante il secondo turno di Tokyo. Una sola vittoria in un match completo da maggio.
Un vero e proprio momento critico della sua carriera: “Credo che stia rivalutando la sua storia e la sua carriera – conclude Rothenberg – l’impressione è che stia pesando quelle che sono le conseguenze di questi lavoro in termini di impegno fisico e mentale. É competitiva. Ha già vinto tanto, fin da giovanissima. E non credo sia capace di accontentarsi di essere una giocatrice da Top20 e dintorni. Sta facendo altre cose. Ha lanciato la sua agenzia di gestione sportiva Evolve che ha clienti eccellenti come Ons Jabeur e Nick Kyrgios. La sua vita è cambiata. Forse il tennis non è più il suo centro”.