Matteo Berrettini deve riconoscerlo: senza sarebbe stata dura

Matteo Berrettini ha chiuso la partecipazione alla United Cup e si prepara agli Australian Open, intanto deve riconoscerlo: sarebbe stata dura

La stagione non può dirsi certo iniziata male per Matteo Berrettini. Battuti due top 10 alla United Cup (Casper Ruud e Hubert Hurkacz), il romano ha ceduto soltanto all’americano Fritz con un duplice 7-6.

Berrettini
Berrettini – Tennispress.it

La cosa più importante è il tennis mostrato dall’italiano, tornato a ‘picchiare’ duro e a mostrare un’ottima condizione fisica. Proprio quest’ultimo aspetto sarà fondamentale in questo 2023, dopo i tanti problemi accusati lo scorso anno. Sarà proprio la capacità di riuscire ad evitare contrattempi di natura fisica che potrà favorire Berrettini nella caccia all’obiettivo stagionale: tornare in top ten e magari, provare l’assalto ad uno Slam.

Lo scorso anno poteva essere quello giusto, ovviamente a Wimbledon dove arrivava dopo una doppia vittoria. Il Covid gli ha impedito di partecipare e l’occasione è sfumata via, ma quest’anno la speranza di arrivare fino in fondo ci sono, soprattutto se le condizioni fisiche dovessero essere buone.

Intanto il primo torneo dell’anno si è chiuso con un bilancio positivo e Berrettini non può fare a meno di andare di ringraziamenti e riconoscere candidamente: “Senza sarebbe stata dura“.

Matteo Berrettini e la United Cup: il bilancio del tennista

Matteo Berrettini
Matteo Berrettini – Tennispress.it

Il tennista romano dopo la sconfitta dell’Italia in finale contro gli Stati Uniti fa un bilancio della partecipazione della squadra e sua personale a questo nuovo torneo. Una manifestazione che ha visto gli azzurri ben figurare e arrivare ad un passo dalla vittoria, fermati dalla corazzata statunitense.

Berrettini si dimostra contento di aver partecipato al torneo: “E’ stato bello essere qui. Quest’anno ho lasciato l’Italia il 24 dicembre, molto presto, non era mai successo da quando ho iniziato a giocare a tennis. Se non era per questo gruppo, tutto sarebbe stato più difficile e duro“.  Un grazie alla squadra che è stata più unita che mai, ma anche un commento sulla stagione tennistica che diventa sempre più lunga: “Iniziamo sempre prima, quasi non c’è la pre-stagione – afferma Berrettini -, quindi è stato molto bello festeggiare con loro ed essere insieme per Capodanno“.

Un’atmosfera importante per il 26enne: “Siamo stati concentrati sul campo ma fuori ci siamo comunque divertiti molto e questo è stato il motivo per cui siamo arrivati in finale“. Infine, un ringraziamento al capitano, Vincenzo Santopadre che è anche il suo coach.

Berrettini non gli risparmia i complimenti: “Devo ringraziarlo, il suo lavoro è stato straordinario. Non soltanto perché è il mio allenatore: ha fatto in modo che tutti si sentissero a proprio agio e non è facile. Non è un tipo a cui piacciono i complimenti, ma in questo caso deve prenderli“. Parole importanti, che danno conferma di quanto unità ci fosse nella squadra italiana, capace di arrivare fino all’ultimo match di questa nuova e particolare competizione.

Berrettini pronto per l’Australian Open

Ora per Berrettini le attenzioni andranno tutte agli Australian Open dove dovrà difendere la semifinale conquistata lo scorso anno. Sarà un primo appuntamento importante anche in ottica ATP per difendere il punteggio conquistato nel 2022 e dare consistenza alle speranze di risalire in graduatoria.
L’azzurro sarà la 13esima testa di serie e precede Sinner e Musetti. Quest’ultimi, nonostante gli infortuni subiti ad Adelaide e United Cup, saranno in campo a Melbourne.

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