Decisione clamorosa da parte di Andrey Rublev che ha optato per una scelta decisamente innovativa nel mondo del tennis
Un messaggio ai giovani. Che parla di “uguaglianza e speranza”. Ma anche una passione nata molto tempo fa, coltivata per diversi anni e che ora diventa nel concreto un’attività sulla quale investire tempo e denaro.
Non solo tennis per Andrey Rublev. Che in vista della stagione 2023 ha preso due decisioni assolutamente clamorose: la prima è quella di rinunciare definitivamente a vestire ‘il baffo’ della Nike, che lo pagava profumatamente fin dai suoi esordi nei campionati giovanili.
Ma la seconda decisione è ancora più ambiziosa. Lanciare una propria linea di abbigliamento personale, che in realtà esiste già da alcuni anni, e diventarne oltre che interprete e testimonial anche il finanziatore. Si chiamerà Rublo.
Appassionato di moda e design, Rublev ha iniziato a disegnare i suoi primi bozzetti addirittura nel 2016. E a poco a poco il gioco di pensare a una serie di capi da indossare nel tempo libero è diventata una vera e propria impresa che Rublev indosserà a tempo pieno, in campo e fuori.
Andrey Rublev e l’idea di Rublo
L’obiettivo della linea Rublo è quello di creare abbigliamento sportivo non necessariamente di lusso, e che sia allo stesso tempo moderno ed elegante. I capi della linea Rublo sono realizzati con materiali di alta qualità, come pelle, seta e lana.
Alcuni destinati al grande pubblico con linee essenziali e materiali ecologici. Altri caratterizzati da dettagli di lusso e design. Persino ricami, pietre preziose e cuciture ricercate.
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Due ali di angelo
Rublev, attualmente numero #8 del mondo, grande protagonista dell’Australian Open in partenza il 16 gennaio, ha lavorato a lungo sull’idea del brand e del logo che dovrà caratterizzare la sua azienda. L’ultima idea, affidata a due giovani artisti, lo ha conquistato: sono due ali d’angelo stilizzate. Che disegnano con due triangolini perfettamente simmetrici una V.
“Non si tratta di guadagnare e nemmeno di una scelta di marketing quanto piuttosto di un’idea che voglio portare avanti e che non riguarda il tennis o l’abbigliamento” ha spiegato Rublev presentando il progetto.
Senza nascondere le sofferenze già raccontate in passato, e che lo hanno spesso portato sul baratro della depressione, Rublev ha rivelato di voler lanciare un messaggio che punta all’equità: “L’idea è quella di aumentare la consapevolezza sull’uguaglianza e la gentilezza d’animo con la speranza di rendere il nostro mondo un posto migliore in cui vivere”.
Contro la guerra
Rublev fin dal giorno dell’invasione in Ucraina dell’esercito russo si è espresso in toni molto critici nei confronti di Putin e della sua politica estera. Parole forti che, in quanto russo, lo hanno escluso da alcuni tornei (come ad esempio Davis e Wimbledon) e messo all’indice della comunicazione politica del proprio paese. Per i portavoce di stato russi Rublev è un nemico della patria.
Le sue dichiarazioni pacifiste, culminate con messaggi sulla pace scritti in mondo visione davanti alle telecamere a fine partita, lo hanno esiliato a Barcellona. Non torna a casa da oltre un anno. Ma il suo messaggio “gioca per i bambini, gioca per la luce” lo accompagnerà anche nel corso del 2023. E sarà sui primi claim promozionali di Rublo.