Djokovic, un collega non è d’accordo: il problema è sempre lo stesso

Mentre Djokovic conquistava la sua ennesima finale in carriera, i “colleghi” lo hanno difeso schierandosi dalla sua parte.

Come ormai da tradizione, anche questa nuova stagione è iniziata dall’Australia con i primi importanti appuntamenti in programma in queste prime settimane di gennaio.

Novak Djokovic
Novak Djokovic – Tennispress.it

L’Atp di Adelaide e la United Cup, hanno rappresentato per molti big un Test importantissimo in vista del primo Slam dell’anno. Tra loro c’è Novak Djokovic che ha conquistato l’ennesimo titolo in carriera battendo Korda nell’epilogo di Adelaide. Korda che, peraltro, è stato l’artefice dell’eliminazione di Jannik Sinner, anche lui in campo ad Adelaide nei giorni scorsi, ma uscito ai quarti con lo statunitense condizionato da un infortunio all’anca.

Gl Stati Uniti, invece, hanno trionfato nettamente contro l’Italia nella finale di United Cup. Decisive le vittorie di Tiafoe, Pegula e Fritz, su Musetti (ritiratosi per un infortunio alla spalla dopo il primo set), Trevisan e Berrettini.

A margine dei due eventi non sono mancate dichiarazioni interessanti in conferenza stampa da parte di alcuni protagonisti. Uno dei temi affrontati è stata la possibile riproposizione del ban di ingresso negli Usa per i non vaccinati al Covid, eventualità che, se confermata, non consentirà a Djokovic di partecipare ad alcuni importanti tornei della stagione.

Djokovic, Taylor Fritz ha le idee chiare a riguardo

Taylor Fritz
Taylor Fritz – Tennispress.it

Quest’anno il serbo ha potuto fare ritorno in Australia dopo la cancellazione del ban di tre anni. Ciò gli permetterà quindi non solo di giocare ad Adelaide, ma anche di disputare il primo Slam dell’anno dell’Australian Open.

Una situazione, questa, quindi ben diversa da quella affrontata nel 2022, con il giocatore che dovette tornare a casa dopo esser stato trattenuto dalle autorità del Paese. Tuttavia, in seguito, gli fu impedito di entrare negli Stati Uniti e in Canada per i tornei della stagione nordamericana su cemento per l’ormai ben nota questione vaccini a cui non si è mai sottoposto come ha sempre fatto sapere.

Pertanto, per il solito motivo, Nole potrebbe rivivere un’esperienza simile anche quest’anno, con gli USA. Se non saranno trovate altre soluzioni, Djokovic potrebbe quindi non partecipare a Indian Wells e Miami.

E di questo ha parlato Fritz, che non è così d’accordo con la decisione del governo del suo Paese. “Dal mio punto di vista di giocatore, con l’obiettivo di difendere il titolo, riconosco che il tabellone senza Djokovic sia più semplice, però non saprei – ammette –. Credo che siamo arrivati ad un punto in cui dovrebbero lasciarlo entrare nel Paese, ma non faccio io le regole“.

Dello stesso parere, anche il connazionale Tiafoe, che ha così commentato la vicenda Djokovic: “Chiunque vuole che i migliori giocatori del mondo giochino i tornei più importanti. Le regole sono quelle che sono però. Mi mancherà molto a Indian Wells, davvero“.

Djokovic favorito all’Australian Open

Novak Djokovic
Novak Djokovic – Tennispress.it

Con la vittoria ad Adelaide, Djokovic ha dato seguito alla striscia di vittorie iniziata lo scorso novembre alle Atp Finals di Torino, torneo nel quale il serbo si è imposto in tutti i match sia della fase a gironi che della fase a eliminazione diretta con semifinale e finale. E’ lui, ovviamente, il favorito per l’Australian Open.

Dovesse farcela, Nole trionferebbe a Melbourne per la decima volta in carriera, raggiungendo per la prima volta in carriera, la doppia cifra in uno Slam, traguardo quest’ultimo già ottenuto da Nadal con il Roland Garros.

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