In attesa di vederlo in campo a Melbourne, Nick Kyrgios torna al centro dell’attenzione ma non sul campo
Non è il numero #1 del mondo. Le sue posizioni a volte dividono e fanno discutere. Le sue polemiche lasciano sempre il segno. Ma, alla disperata ricerca di personaggi clamorosi – soprattutto dopo il ritiro di Roger Federer e con l’esordio della stagione di Carlos Alcaraz rinviata a da destinarsi a causa di un infortunio – i dirigenti del colosso Netflix non hanno avuto dubbi.
Al lancio del suo nuovo documentario sul tennis “Break Point”, in programma da venerdì prossimo con il suo primo episodio, Netflix punta tutto su Nick Kyrgios.
Di “Break Point” si sa già molto. Ma non tutto. Sarà una docufiction in cinque episodi. Il primo episodio sarà disponibile per gli abbonati in corrispondenza dell’Australian Open che inizia il 16 gennaio con le prime partite del tabellone principale. “Break Point” è sì un richiamo tennistico, Ma riguarda anche un momento di forte crisi – quel punto di rottura – che accomuna le onde dell’oceano per i surfisti. O il momento del breakdown nei momenti di depressione più acuta.
Nick Kyrgios racconterà se stesso attraverso ascese e sprofondi di una vita non facile e spesso controversa. Tra i primi, visibilmente emozionato dalla proiezione, ad assistere all’episodio d’esordio della serie è stato lo stesso tennista australiano, finalista a Wimbledon, che si è raccontato con la consueta schiettezza.
Nick Kyrgios e il suo Break Point su Netflix
Toccando un tema, quello della serenità e della salute mentale, del quale si sta parlando moltissimo, soprattutto dopo le dichiarazioni di Naomi Osaka, Ash Barty e di Andrey Rublev, che ancora pochi giorni fa ha parlato dei suoi problemi di depressione, Kyrgios ha apertamente parlato non solo dei suoi successi. Ma anche dei suoi demoni. Che lo hanno portato drammaticamente vicino a un baratro.
Di qui la scelta di Kurgios di esporsi in prima persona su Netflix. “Per me era fondamentale che il network mi vedesse per quello che sono e non con la stessa narrativa di cui parlano i media generalisti” ha detto Kyrgios. Ammettendo che il documentario che lo riguarda è ‘sincero, quasi spietato’.
Un documentario terapeutico
Kyrgios ha condiviso con la troupe allenamenti, serate e le giornate in famiglia e con la sua attuale compagna: “Mi hanno seguito molto nei momenti più importanti dell’ultima stagione, sia quando ho vinto che quando ho perso. Quindi spero che questo dia alle persone una visione sincera di me come persona, e non solo ciò che rappresento come tennista. So che questo alla fine aiuterà il mio sport a crescere e forse mi porterà qualche nuovo fan”.
Kyrgios ha ammesso che raccontarsi è stato quasi terapeutico: “Se è vero che con la troupe ci siamo divertiti, quando hanno mangiato con la mia famiglia, devo dire che parlare di me è stato emotivamente molto intenso. Rivedermi è stato difficile. Ma anche istruttivo. Ho detto cose che non ho mai detto”.
“Perso in notti di alcol e sesso”
Kyrgios e alcuni fedelissimi del suo staff, tra i quali il suo manager e amico intimo Daniel Horsfall, hanno rivelato alcuni aspetti del tutto inediti. Ad esempio di un’applicazione di tracciamento che serviva a ritrovarlo quando durante le sue scorribande a suon di alcol e sesso Kyrgios faceva perdere tracce e notizie di sé anche per diverse ore.
“Avevo la sua posizione sul mio telefono”, ammette Horsfall in una conversazione con Kyrgios che è stata filmata per l’episodio di apertura.
Il suo manager lo confessa ancora oggi con preoccupazione: “Alcune mattine, dovevo andare fisicamente a cercare dov’era. In quale hotel stava, dove si era rifugiato o nascosto. Il tutto magari a poche ore da una partita importante”.
La madre di Kyrgios – la signora Nill – ha ammesso che il tennis abbia aiutato suo figlio ad uscire da crisi drammatiche: “Ricordo una telefonata di Andy Murray – dice la donna – mio figlio ha pianto ed è tornato a casa. Era stato lui ad avvertire uno dei nostri amici di aver notato segni di autolesionismo sul corpo di nostro figlio”.
Kyrgios rivela su Netflix i suoi demoni
Splendida la parte in cui Kyrgios si confessa alla sua nuova compagna, Costeen Hatzi: “Ho bevuto fino a perdere conoscenza e ogni giorno stavo peggio. Settimana dopo settimana la mia vita stava andando fuori controllo. Bevevo ogni singola notte: e mi detestavo. Poi ho fatto una scelta. Ho capito che non potevo più fare quella vita. E che forse dovevo accettare di fare il tennista meglio, ma con tempi più dilatati e meno stressanti”.
Un Kyrgios commosso davanti alle telecamere ammette: “Non sarò mai uno completamente a posto, farò sempre qualcosa che spiazzerà qualcuno. Forse il primo a essere spiazzato sarò io stesso quando mi rivedrò. Ma ora so che devo essere più gentile con me stesso e non posso più mettere il tennis davanti a Costeen e alla mia famiglia”.