Lo sport italiano deve dire addio ad uno dei personaggi più importanti degli ultimi anni: la decisione ormai è presa, si ritira
E’ il momento di dirsi addio: lo sport italiano deve rinunciare ad uno dei personaggi più amati degli ultimi anni. Ha deciso di ritirarsi e lo ha annunciato un po’ a sorpresa in tv: “Ho deciso di smettere“.
Queste le parole utilizzate per dire addio allo sport che lo ha reso famoso e nel quale è riuscito anche ad avvicinarsi al tetto del mondo. Ci è andato ad un passo, fermandosi un gradino più sotto del titolo mondiale: è un argento, conquistato nel 2007, il risultato che dà prestigio alla carriera di uno sportivo italiano che è nato come una promessa ma che ha dovuto fare i conti con i continui infortuni che hanno reso la sua carriera molto complicata e gli hanno, probabilmente, concesso di raccogliere meno di quanto potesse. Eppure il palmares non è certo scarno con un oro europeo ad accompagnare l’argento mondiale, oltre alla conquista di primati italiani che sono ancora in suo possesso.
Andrew Howe si ritira, l’annuncio in tv
E’ Andrew Howe ad aver deciso di dire basta con l’atletica leggera. Lo ha fatto nel corso di un’intervista a ‘Verissimo’, in cui ha spiegato i motivi di questa decisione e illustrato i suoi programmi per il futuro.
Un futuro che non sarà certo lontano dall’Atletica Leggera perché quello resta il suo mondo. “Ho preso questa decisione perché voglio scoprire me stesso ancora di più come persona e non soltanto come atleta“. Lo sport non sparirà però dalla sua vita: “Rimarrà parte integrante e non smetterò mai di allenarmi“.
Howe torna con la mente al passato, racconta i momenti difficili della sua carriera e analizza quello che poteva essere e non è stato: la vittoria delle Olimpiadi. Quello il cruccio dell’ormai ex atleta che spiega cosa lo ha spinto a dire basta: “Sono stato molto esigente con me stesso, ad un certo punto ho avvertito come se non avessi mai speso tempo per elaborare quanto fatto. Era come se non avessi mai raggiunto il vero obiettivo: vincere le Olimpiadi“.
Di tempo per farlo ora non ce n’è più visto che l’età avanza e la decisione ormai è presa. L’atletica però dovrà ancora continuare a fare i conti con lui: “Mai lascerò questo ambiente. Ora sto allenando dei bambini, sono personal trainer“. Poi c’è anche un’altra ambizione: “Non mi dispiacerebbe entrare nel mondo dello spettacolo“. Senza però lasciare lo sport, la sua prima casa.
La carriera di Andrew Howe
Una casa che ha ‘trovato’ già in famiglia: nato a Los Angeles nel 1985, sua madre – Renée Felton – era una ostacolista americana. Cresciuto nel centro di Rieti, si mette in mostra ai Mondiali Juniores di Grosseto nel 2004 conquistando due ori (200 m e lungo) e stabilendo il primato europeo under 20 nei 200 metri. Due anni dopo, conquista l’oro agli Europei, mentre nel 2007 stabilisce i primati italiani del lungo sia indoor che all’aperto (li detiene ancora), conquistando l’argento ai Mondiali di Osaka.
Sembrava il preludio ad una grande Olimpiade, invece un infortunio muscolare subito qualche settimana prima gli impedisce di arrivare in forma e così arriva l’eliminazione nelle qualificazioni. Inizia un calvario che l’anno successivo lo porterà ad operarsi al tendine di Achille. Nel 2011 un nuovo grave infortunio segna la sua carriera e gli impedirà di staccare la qualificazione per le Olimpiadi dell’anno seguente. Ora la decisione di dire addio all’atletica leggera.